Scajola: “Una trappola per tenermi sotto pressione e poi ricattarmi”

Pubblicato il 9 Maggio 2010 - 10:28 OLTRE 6 MESI FA

Claudio Scajola

L’ex ministro Caludio Scajola, dimissionario dopo il coinvolgimento nella vicenda della compravendita di un’appartamento a Roma, secondo quanto riporta il Secolo XIX, si sarebbe sfogato con alcuni dei suoi più fedeli collaboratori:  “Ma davvero qualcuno crede che un ex democristiano che sa benissimo come vanno le cose del mondo possa presentarsi con 80 assegni per pagare un appartamento in nero?”. 

L’ex ministro ha poi ventilato anche l’ipotesi di un ricatto: “Una trappola per tenermi in un eventuale futuro, sotto pressione o per venire poi a esigere qualche forma di riconoscenza”. Secondo quanto spiega Michele Scandroglio, coordinatore del Popolo della Liberta della Liguria, Scajola è molto “provato dall’impotenza di non essere nemmeno nelle condizioni di sapere cosa gli si contesta”.

Forse c’é stata ingenuità, ha detto ancora l’ex ministro ad alcuni amici, “ma se cerchi casa a Roma e un amico ti dice che c’é un’occasione, come fai a sospettare una cosa del genere? Puoi magari pensare che ti trattino un po’ meglio perché sei un personaggio importante, ma certamente non che qualcuno stia sborsando senza che tu lo sappia”.