Scientology contro Berlusconi: “Non siamo una setta, nè uguali a M5s”

Pubblicato il 17 Marzo 2013 - 18:35| Aggiornato il 12 Ottobre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Non siamo una setta, né agiamo come il Movimento 5 Stelle”. Scientology risponde così a Silvio Berlusconi, che contestato al suo ingresso al Senato aveva paragonato la Chiesa di Scientology al movimento di Beppe Grillo. Luigi Brambani, Direttore Affari Pubblici della Chiesa Nazionale di Scientology d’Italia, arrabbiato per il paragone risponde piccato al leader del Pdl.

Brambani ha detto: “‘Non sappiamo da quali fonti egli abbia attinto le informazioni su Scientology per poter fare una simile affermazione. Di certo le fonti consultate non sono le perizie degli esperti nazionali e internazionali di religione e nemmeno le sentenze italiane che hanno riconosciuto la natura religiosa di Scientology e la piena liceità delle attività delle sue chiese e missioni, tutelate quindi dagli articoli 8, 19 e 20 della Costituzione Italiana”.

L’intento chiaro di Berlusconi, secondo Brambani, ”con cui ha fatto quella dichiarazione e, sebbene non crediamo che impressioni alcuno, essa ci indigna perché proferita da chi si è sempre presentato ai cittadini italiani come difensore delle libertà fondamentali, tra cui la libertà di religione”.

Infine Brambani attacca: “Se ciò che preoccupa il Cavalier Berlusconi è la mancanza di certezze sulle regole di democrazia del Movimento 5 Stelle, allora il paragone con Scientology è fuori luogo poiché i codici interni della stessa sono ben noti e consultabili nei testi del fondatore, Ron Hubbard, disponibili in molte biblioteche pubbliche nazionali”.