Sciopero generale, Landini: “Meno Irpef? di che parliamo?”. Oggi le manifestazioni di Cgil-Uil “Insieme per la giustizia” che accompagnano lo sciopero generale proclamato dai due sindacati contro una manovra considerata inadeguata.
Sciopero generale, Landini: “Meno Irpef, di che parliamo?”
Otto le ore di astensione indette, che riguardano lavoratori pubblici e privati e i servizi. Fisco, pensioni, politiche industriali, contrasto alle delocalizzazioni e alla precarietà, sanità, non autosufficienza e scuola sono i punti critici della manovra, secondo Cgil e Uil.
La questione Irpef, la rimodulazione verso il basso dell’aliquota, secondo i sindacati dimentica redditi e pensioni basse, è regressiva. Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini lo ha ribadito con forza dal palco della manifestazione per lo sciopero generale.
Landini: “Chi prende poco, avrà ben poco”
L’intervento sulle aliquote Irpef “determina che chi prende poco avrà ben poco e ci sono esempi molto precisi. Lo dico a quei giornali che oggi, ho visto il Corriere, La Stampa, il Sole 24 ore, pubblicano delle tabelle. Dite la verità, non fate le percentuali, prendete le buste paga dei lavoratori e si vede che se hai 15 mila euro di reddito il vantaggio è poco meno di 6-7 euro lordi al mese.
Di cosa stiamo parlando? Chi prende 5-6 volte, ha dei vantaggi di 7-800 euro l’anno. Questa è una ingiustizia”. Lo afferma Il segretario generale della Cgil,
Rimarcando che “è il momento di tutelare i redditi e le pensioni basse, di chi non ce la fa”. “Lo dico anche ai giornali, all’informazione, alle televisioni.
E’ l’ora di dare una informazione reale, di parlare del Paese reale, di dare numeri precisi, non di raccontare numeri”, afferma Landini.
“Gli 8 mld del fisco dovevano andare tutti a lavoratori e pensionati”
Gli 8 miliardi sul fisco, “e comunque ne servono di più per fare una vera riforma fiscale – prosegue – abbiamo detto al governo che dovevano andare tutti ai lavoratori e ai pensionati, non al taglio dell’Irap e non a modificare le aliquote Irpef.
Noi abbiamo avanzato una proposta precisa, bisognava decontribuire il lavoro e aumentare le detrazioni. Ma questo non è stato fatto”. Questa “è una manovra espansiva per chi, la ripresa è per chi?”, torna a domandare Landini, “a chi risponde questa manovra che finalmente comincia a redistribuire risorse?”.