Scuola venti giorni in più di scuola a giugno? Venti giorni, tre settimane, neanche un mese. Ma all’idea, alla sola idea di cambiare la routine, al solo prospettarsi di un maggior impegno, al solo profilarsi di un supplemento di fatica, il corpaccione ha avuto un sussulto e sta reagendo.
Sotto la bandiera e in nome di quell’amaramente ironico programma di auto governo che a Roma usa sintetizzarsi nel motto: voglia di lavorare saltami addosso ma fammi lavorare meno che posso.
Scuola a giugno: il corpaccione dell’auto governo delle categorie
Ci aveva già più sommessamente provato la ministra Azzolina a proporre l’ovvio e doveroso e utile e decente recuperare un po’ delle lezioni perdute nelle scuole superiori andando in classe fino a fine giugno.
Azzolina era stata zittita dal corpaccione. Cosa è il corpaccione? In Italia è ormai da decenni l’abitudine, la certezza delle categorie di governare se stesse. E di aver diritto all’ultima parola che di solito è: non si può. Il corpaccione è abituato ad una politica debole e succube: se la categoria dice non si può, la politica arretra. Anche se si deve.
Chi è in questo caso il corpaccione? Sono, spiace dirlo, i presidi, i prof, i loro sindacati e perfino alcuni studenti e non mancano un po’ di famiglie. Con contorno, solo contorno, peggiorativo dei bugiardi da social.
Scuola a giugno: pretesti, cavilli, palla in tribuna
E come si fa con gli esami? E come si fa se fa caldo? E quanto si pagano i giorni in più? E i prof ci sono innumero sufficiente? E come si fa ad organizzare i turni? Pretesti, cavilli e gioco a tirar la palla in tribuna. La verità è che il corpaccione formato e versione categorie della scuola trova intollerabile 20 giorni in più di attività didattica.
Corpaccione che estende la sua ideologia a gruppi di studenti . Quelli che: “niente lezioni in più, non vogliamo essere sottoposti a recupero di nulla”. Sottoposti!! E a gruppi di famiglie cui 20 giorni di scuola in più potrebbero infastidire l’organizzazione della privata estate.
Venti giorni di scuola recuperata un fastidio
Un fastidio, per il corpaccione delle categorie, nello specifico coloro che amano chiamarsi “lavoratori della conoscenza”, 20 giorni di lavoro e scuola in più rispetto al calendario sono un fastidio. C’erano già ampi e documentati dubbi sulla qualità del corpo docente (le verifiche in termini di preparazione, il pervicace rifiuto di ogni valutazione del merito). Ora sappiamo purtroppo che il corpaccione scuola oltre che essere non sempre a pieno titolo docente è anche non sempre a pieno titolo decente.