Leghisti protestano alla Camera, Fini: “Sono i pecorai che fischiano”

Pubblicato il 15 Dicembre 2011 - 11:37 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Sono i pecorai che fischiano, non i deputati”. Cosi’ il presidente della Camera Gianfranco Fini si e’ rivolto ai deputati della Lega durante la seduta dell’Aula della Camera, che ha all’esame il decreto legge sulla manovra, durante la quale dai banchi del Carroccio sono partite vivaci proteste. I leghisti Gianluca Buonanno e Fabio Rainieri, hanno protestato esibendo cartelli con scritto ‘No Ici’.  I due deputati sono stati espulsi e la seduta nell’aula di Montecitorio sospesa con Rainieri che non voleva lasciare l’aula e diversi deputati della Lega erano intorno a lui a fargli da ‘cortina’ difensiva.  E’ stata sfiorata quasi la rissa tra il finiano Nino Lo Presti, intervenuto a porre fine alla contestazione, e lo stesso Buonanno.

Rientrata la tensione il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda è intervenuto in Aula per annunciare che il governo di Mario Monti era pronto a porre la fiducia sulla Manovra economica alla Camera. Giarda ha letto a raffica il suo speech fra le urla ”dimissioni” e ”vergogna” dei deputati della Lega solo dopo che l’Aula ha approvato il processo verbale. E questa votazione, peraltro, i leghisti sono convinti che non sia stata valida: vi avrebbero partecipato, infatti i due deputati della Lega Buonanno e Rainieri, sebbene fossero stati espulsi.

”Non e’ una cosa divertente”, ha detto Giarda commentando la protesta messa in scena nell’Aula della Camera da due deputati leghisti. “Che spettacolo indecente! Mentre i Leghisti votavano tagli alle scuole, tasse a lavoratori e pensionati e leggi ad personam noi facevamo un’opposizione durissima al Governo Berlusconi-Bossi. Ma mai una volta abbiamo mancato di rispetto alle istituzioni.  Ora i deputati del Carroccio, nel disperato tentativo di indurre un’amnesia agli Italiani sui loro misfatti,  si comportano da incivili in Aula solo per andare in Tv. E’ una vergogna”, ha detto Marina Sereni, vicepresidente dell’Assemblea Nazionale del Pd.