Senegalesi a Verona: anche Flavio Tosi al corteo. Che dirà Bossi?

Pubblicato il 18 Dicembre 2011 - 12:37 OLTRE 6 MESI FA

VERONA – C’era anche il sindaco Flavio Tosi, sabato 17 dicembre, a sfilare con i senegalesi a Verona  dopo l’omicidio dei venditori Samb Modou e Diop Mor da parte di Gianluca Casseri, militante di estrema destra.

Non una svolta da poco per uno che, al culmine della tensione con il leader del suo partito Umberto Bossi era stato accusato di essere lo “stronzo che aveva portato i fascisti nella Lega“. Flavio Tosi è lo stesso sindaco delle panchine anti-bivacco, lo stesso immortalato nel 2009 mentre sorrideva vicino alla finta lapide di un magistrato aggredito dagli estremisti di destra.

Sabato, però, Tosi è andato a piazza Bra, al raduno dei senegalesi. Invitato e presente: “Quando accadono episodi come quello di Firenze, è chiaro che la comunità non può dare il benché minimo segno di cedimento o anche soltanto di ambiguità”, il pensiero del sindaco. Che poi aggiunge: “Non è possibile che per il gesto criminale di un pazzo razzista si possa estendere l’etichetta di razzismo a tutti gli italiani. Tra l’altro — ricorda Tosi — Verona è una citta con oltre 30 mila stranieri, generalmente ben integrati, proprio perché ha sempre fatto dell’accoglienza un suo principio fondamentale. Per l’integrazione occorre lavorare, ma è giusto farlo”.

A Verona, in ogni caso, c’erano anche gli attivisti di Casapound. Un dirigente leghista a un corteo pro-immigrati, resta, però, una sostanziale novità.