Marchionne attacca Renzi, di nuovo: “Inadeguato a governare il Paese”

Pubblicato il 10 Ottobre 2012 - 23:58| Aggiornato il 11 Ottobre 2012 OLTRE 6 MESI FA
Sergio Marchionne (Foto Lapresse)

ROMA – Dopo gli attacchi in giornata anche alla città di Firenze, in serata l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, corregge il tiro:  “I commenti su Firenze sono stati, a mia conoscenza, estratti fuori dal contesto” e ”non devono essere interpretati come un mio giudizio sul valore di Firenze, che è una città per arte, cultura e scienze apprezzata e rispettata a livello mondiale, una valutazione che condivido pienamente. La città di Firenze e la sua economia erano prese da me come riferimento per paragonarle alla complessità, al peso e alla dimensione di un Paese come gli Stati Uniti. Ho usato queste considerazioni per confrontare le responsabilità e le capacità del Presidente Obama con quelle di Matteo Renzi. La differenza mi sembra evidente”.

Ma Marchionne non si è fermato qui. Tirato in ballo dallo stesso Renzi, che si è detto pentito del suo sostegno iniziale alle decisioni amministrative del manager italo-canadese in Fiat, Marchionne ha bollato il sindaco di Firenze come “inadeguato” ad una posizione di leadership: ”Le mie valutazioni su Matteo Renzi restano invariate e sono personali e non attribuibili alla Fiat. Penso infatti che per la sua età e per l’esperienza limitata sia, almeno per il momento, non adeguato ad assumere una posizione di leader in un contesto economico e sociale complesso come è oggi quello italiano”.

”A mio parere una maggiore esperienza, che può solo accumularsi nel tempo, lo renderà più maturo e di conseguenza gli eviterà di esprimere opinioni senza logica contro la Fiat e la sua posizione industriale nel Paese, soprattutto in questo periodo di grave crisi economica a livello europeo”.

Tutto questo ”senza valutare minimamente l’impatto negativo, permanente e che comporterebbe gravissimi rischi, rispetto alle scelte industriali che abbiamo fatto”.

 

In serata la rettifica: