Severino risponde a Lega e Idv: “Non è una resa dello Stato”

Pubblicato il 9 Febbraio 2012 - 14:16 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Alla Lega e all'Idv, che hanno contestato il decreto svuota-cerceri definendolo legge scaricabarile e amnistia mascherata, il guardasigilli Paola Severino replica sottolineando che il decreto cosiddetto non ha ''in alcuna sua parte un contenuto nel quale si dice che i delinquenti escono dal carcere, ne' un contenuto che dica che si scarica il barile''.

''In ogni caso sara' sempre il magistrato a decidere – ha aggiunto Severino a proposito del blocco del meccanismo delle porte girevoli – se un detenuto puo' essere mandato a casa, ai domiciliari, o nelle strutture idonee delle forze dell'ordine, o in ultima ipotesi, in carcere''.

''Tutto qui – ha spiegato il ministro -: non c'e' alcuna resa dello Stato ai delinquenti, ma solo lo stop all'ingresso in carcere per persone che, sinora, venivano rilasciate nell'arco di cinque giorni, e nulla questo ha a che vedere con lo scarica barile''.

Il Guardasigilli ha parlato uscendo dall'aula della Camera che stamani ha votato con 420 si', 78 no e 35 astenuti, la fiducia al decreto che dovra' alleggerire il sovraffollamento carcerario e che dovrebbe essere approvato martedi' prossimo. Severino ha aggiunto di credere ''fermamente nel principio della effettivita' della pena'' e ha poi ricordato che il decreto sulle carceri e' solo ''un pezzettino del mosaico'' tra i provvedimenti che il governo ha varato sull'emergenza carceri.

In proposito ha ricordato che esiste ed e' gia' stato approvato dal consiglio dei ministri, un disegno di legge che prevede pene alternative al carcere e l'istituto della messa alla prova.