Sfratti al Quirinale: pagavano 300 euro per 100 metri quadri

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Agosto 2015 - 11:35 OLTRE 6 MESI FA
Sfratti al Quirinale: pagavano 300 euro per 100 metri quadri

Sfratti al Quirinale: pagavano 300 euro per 100 metri quadri

ROMA – Appartamento da 100 metri quadri in pieno centro a Roma, canone mensile: 300 euro. Appartamento da 190 metri quadri, con 130 di terrazza, a due passi da fontana di Trevi, canone mensile: meno di mille euro. Sono gli affitti da sogno che fino a oggi pagavano gli inquilini dei 58 appartamenti di servizio del Quirinale. Alloggi sui quali il presidente Mattarella ha deciso di mettere mano per una spending review interna.

D’ora in avanti avranno diritto a restarci solo coloro che devono essere a disposizione del Colle 24 ore si 24. E comunque ci resteranno a prezzi meno favorevoli. Gli altri dovranno andarsene entro il 31 dicembre 2017 e fino ad allora pagheranno, progressivamente, di più. Il presidente della Repubblica ha deciso di rivedere un antico privilegio: in quei 58 appartamenti ad oggi abitano, per dire, l’ex segretaria di un defunto presidente o l’ex autista di un segretario generale passato a miglior vita. Proprio loro, da oggi, dovranno pensare a trovarsi un’altra sistemazione.

Gli appartamenti liberati saranno riutilizzati come uffici o saranno comunque destinati a un uso di interesse pubblico, obiettivo al quale Mattarella tiene molto, specie dopo l’apertura ai cittadini del palazzo del Quirinale.

Il Quirinale si è rivolto all’Agenzia del Demanio per stabilire, per ogni appartamento, quale debba essere essere il  canone di affitto da applicare ai dipendenti: il prospetto preparato dal Demanio va  dagli 821 euro per un appartamento di 25 metri quadrati ai 4.533 per un appartamento di 224 metri quadrati.  Nel 2016 i dipendenti “sotto sfratto”  dovranno pagare una somma pari al 30 per cento del nuovo canone, che salirà al 60 per cento dal primo gennaio  2017. Entro la fine di quell’anno, gli inquilini del Quirinale senza requisiti dovranno traslocare, in modo che gli appartamenti siano  completamente liberi dal primo gennaio del 2018.