Sgarbi diffamò Caselli: la Consulta annulla l’mmunità

Pubblicato il 16 Dicembre 2011 - 18:13 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 16 DIC – No all'immunita' parlamentare per Vittorio Sgarbi nel processo a suo carico per diffamazione aggravata nei confronti del procuratore di Torino Giancarlo Caselli. Lo ha deciso la Corte Costituzionale con una sentenza pubblicata oggi.

I fatti risalgono al 2001, quando il critico d'arte – allora deputato – critica pesantemente Caselli nel corso di una trasmissione televisiva, affermando tra l'altro che il magistrato ''deve ridare allo Stato i soldi, i duecento miliardi spesi per l'inchiesta Andreotti''. Si apre quindi un processo, ma nel 2007 la Camera dichiara le parole di Sgarbi insindacabili in quanto pronunciate nel'esercizio delle sue funzioni parlamentari. La Corte d'appello di Milano solleva un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato nei confronti della Camera.

Oggi la Consulta ha dichiarato fondato il ricorso, sottolineando la mancanza di nesso tra le dichiarazioni incriminate dell'ex deputato e quelle espresse nelle sue funzioni di membro del Parlamento. E' stata pertanto annullata la delibera di insindacabilita' adottata dalla Camera e il processo contro Sgarbi, sospeso in attesa della decisione della Corte Costituzionale, potra' ora riprendere.