La legge di Salvini: 50mila euro di multa a chi sbarca migranti, pene più alte per gli scontri di piazza

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Maggio 2019 - 17:35 OLTRE 6 MESI FA
La legge di Salvini: 50mila euro di multa a chi sbarca migranti, stretta su cortei e manifestazioni

La legge di Salvini: 50mila euro di multa a chi sbarca migranti, stretta su cortei e manifestazioni

ROMA – Multe da 10mila a 50mila euro alle navi che sbarchino in Italia dopo aver soccorso migranti e, “in caso di reiterazione o quando gli stranieri sbarcati siano più di 100”, anche la “confisca della nave”.

Pene più alte per chi partecipa ad azioni illegali durante cortei e manifestazioni pubbliche, per chi imbratta, ostacola le forze dell’ordine, lancia razzi da stadio, detenga bastoni mazze scudi ecc. o travisi il volto. E’ quanto prevede la bozza aggiornata di decreto sicurezza bis che l’ANSA ha potuto visionare, il decreto fortemente voluto dal ministro dell’Interno Salvini e oggetto dell’atteso consiglio dei ministri di questa sera.

Il testo è stato corretto in alcune parti e all’art. 1 compare una esplicita esclusione dalle sanzioni per le navi “militari o in servizio governativo non commerciale”. Nella bozza precedente le multe andavano da 20mila a 50 mila euro.

Resta il senso generale del provvedimento che l’Onu ha già chiesto pubblicamente al Governo di ritirare, con un ministro Salvini sprezzante a tal punto di paragonare l’organizzazione internazionale a “Scherzi a parte“. Nel testo aggiornato Salvini risponde anche a Di Maio a proposito dei rimpatri (“vedremo se ci saranno norma e soldi o è solo una trovata elettorale”).

Fondo da due milioni per i rimpatri. L’articolo 12 istituisce un Fondo di premialità per le politiche di rimpatrio la cui dotazione per il 2019 prevede 2 milioni di euro destinati a ” finanziare interventi di cooperazione mediante sostegno al bilancio generale o settoriale ovvero intese bilaterali con finalità premiali per la particolare collaborazione nel settore della riammissione di soggetti irregolari presenti sul territorio nazionale e provenienti da Stati non appartenenti all’Unione europea”. 

Norme più severe in caso di disordini durante manifestazioni di piazza. E’ uno dei temi contenuti nel dl Sicurezza bis, secondo l’ultima bozza circolata. “Chiunque nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico – si legge nel testo – ostacola il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio, mentre compie un atto di ufficio o di servizio, o coloro che richiesti gli prestano assistenza, utilizzando scudi o altri oggetti o materiali, anche imbrattanti o inquinanti, è punito con la reclusione da uno a tre anni”.

Mentre chi nel corso delle manifestazioni “lancia o utilizza illegittimamente, in modo da creare un concreto pericolo per l’incolumità delle persone o l’integrità delle cose, razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l’emissione di fumo o di gas visibile o in grado di nebulizzare gas contenenti principi attivi urticanti, ovvero bastoni, mazze, oggetti contundenti o, comunque, atti a offendere, è punito con la reclusione da uno a quattro anni”.

E ancora: “Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con la reclusione da uno a cinque anni”.

800 assunzioni a tempo per smaltire arretrato penale. Misure straordinarie per eliminare l’arretrato relativo all’esecuzione delle sentenze penali di condanna definitive. E’ uno dei punti contenuti nel decreto Sicurezza bis, nel quale si parla di 800 assunzioni a tempo determinato per un anno. “Al fine di dare attuazione ad un programma di interventi finalizzati ad eliminare l’arretrato relativo ai procedimenti di esecuzione delle sentenze penali di condanna, nonché di assicurare la piena efficacia dell’attività di prevenzione e repressione dei reati, il ministero della Giustizia – si legge nell’ultima bozza di decreto circolata – è autorizzato ad assumere, per il biennio 2019-2020, con contratto di lavoro a tempo determinato di durata annuale, anche in sovrannumero rispetto all’attuale dotazione organica e alle assunzioni già programmate, in aggiunta alle facoltà assunzionali ordinarie e straordinarie previste a legislazione vigente, un contingente massimo di 800 unità di personale amministrativo non dirigenziale di Area I e II, per le suddette comprovate esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale”.