Silvia Romano, Di Maio: “A me non risultano riscatti”

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Maggio 2020 - 00:29 OLTRE 6 MESI FA
silvia romano foto ansa

Silvia Romano, Di Maio: “A me non risultano riscatti” (foto Ansa)

ROMA – “A me non risultano riscatti” per la liberazione di Silvia Romano, “altrimenti dovrei dirlo”. 

A dirlo è il ministro degli Esteri Luigi Di Maio alla trasmissione ‘Fuori dal Coro’ su Rete 4.

‘Perché la parola di un terrorista che viene intervistato vale più di quella dello Stato italiano?‘, ha aggiunto riferendosi all’intervista di al portavoce degli Shabaab che parlava del pagamento di un riscatto da parte dell’Italia.

Silvia Romano, portavoce Al Shabaab: “Soldi riscatto per pagare armi e per la jihad”

A parlare di soldi pagati per liberare Silvia Romano e che servirebbero per finanziare la jihad è stato Ali Dehere, portavoce di Al Shabaab (l’organizzazione terroristica che ha sequestrato la cooperante italiana), in un’intervista a La Repubblica.

Al Shabaab risponde con un ‘no comment’ sulla cifra e poi dice: “Perché mai avremmo dovuto maltrattarla? Silvia Romano rappresentava per noi una preziosa merce di scambio. E poi è una donna, e noi di Al Shabaab nutriamo un grande rispetto per le donne. Abbiamo fatto di tutto per non farla soffrire, anche perché Silvia Romano era un ostaggio, non una prigioniera di guerra”.

Sul cambio di diversi nascondigli spiega che “ogni ostaggio è un bene prezioso, quindi appena c’era il minimo rischio che la zona dove tenevamo nascosta Silvia era diventata un possibile bersaglio per i nostri nemici, sceglievamo un altro nascondiglio”.

I soldi del riscatto verranno usati in parte per “acquistare armi, di cui abbiamo sempre più bisogno per portare avanti la jihad, la nostra guerra santa. Il resto servirà a gestire il Paese: a pagare le scuole, a comprare il cibo e le medicine che distribuiamo al nostro popolo, a formare i poliziotti che mantengono l’ordine e fanno rispettare le leggi del Corano”.

Rivela che al rapimento hanno partecipato “decine di persone”.

Sulla conversione di Silvia Romano, avvenuta ‘senza costrizioni’, il portavoce dice che è avvenuta “perché ha sicuramente visto con i suoi occhi un mondo migliore di quello che conosceva in precedenza. Da quanto mi risulta Silvia Romano ha scelto l’Islam perché ha capito il valore della nostra religione dopo aver letto il Corano e pregato”.

“Finora siamo sempre stati etichettati come ‘terroristi’ – osserva – mi pare una definizione riduttiva per Al Shabaab. Controlliamo gran parte del Paese, soprattutto nelle aeree rurali. Ma siamo presenti anche nelle periferie delle città. Eppure non siamo riconosciuti dalla comunità internazionale, forse perché vogliamo che la Sharia sia legge anche a Mogadiscio e perché chiediamo che le truppe dell’Amison, la missione Unione africana in Somalia lascino il Paese”.

I principali nemici sono “la classe politica corrotta che governa la capitale. Ma diamo anche la caccia a tutti i traditori della jihad”. “Ognuno combatte la guerra con i mezzi di cui dispone – conclude – gli Stati Uniti hanno i droni, noi i kamikaze”.

Di possibile riscatto ha parlato anche Josep Borrell, l’Alto rappresentante Ue:  “E’ sicuramente un problema, ma francamente non ho altre informazioni”. 

Borrell ha risposto così alla domanda se sia un problema per l’Ue il fatto che un portavoce dei rapitori di Silvia Romano abbia annunciato che il riscatto pagato per la liberazione sarà usato dagli Shabaab per comprare armi e se l’Ue abbia linee guida sul pagamento dei riscatti (fonte: Ansa).