Berlusconi affossa Convenzione: “Tempo perso. Presidente io? Scherzavo”

Pubblicato il 8 Maggio 2013 - 10:10| Aggiornato il 20 Marzo 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “La Convenzione delle riforme è tempo perso. Io presidente? Scherzavo”. Silvio Berlusconi intervistato a Mattino 5 commenta così la sua auto-nomina a capo della Convenzione per le riforme costituzionali. Una convenzione affossata dallo stesso Berlusconi, che la ritiene “tutto tempo perso” e propone di seguire le procedure dell’articolo 138 della Costituzione.

“TEMPO PERSO” – Secondo Berlusconi “la Convenzione per le riforme è tutto tempo perso, perché non è prevista dalla nostra Costituzione, richiederebbe dei tempi di approvazione che non farebbero altro che allungare il percorso per il cambiamento”.

Berlusconi ritiene che il processo delle riforme ”debba essere portato avanti, come dice la Costituzione all’articolo 138, dal Parlamento stesso, in modo tale che si possa arrivare nel tempo più breve possibile ad un cambiamento vero come oggi è urgente”.

“IO PRESIDENTE? SCHERZAVO” – Berlusconi ha dichiarato a Marrino 5 di non aver mai mirato veramente a presiedere la Convenzione per le riforme: “Ho visto tutte le critiche mosse alla mia persona sull’ipotesi di una mia presidenza della Convenzione. Ma io l’ho buttata lì, era una battuta, scherzavo arrivando in Senato”.

Insomma la sua auto-nomina sarebbe stata una battuta rivolta ai giornalisti: “Stavo evidentemente scherzando, poi quando i giornalisti mi hanno chiesto se io avrei potuto presiedere la Convenzione, ho detto ‘certo, io sono il migliore’. Ma scherzi a parte nel ’94 sono stato io il primo a parlare della necessità di riformare la Costituzione e ho le idee chiare. Non solo abbiamo anche già una proposta di legge depositata in Parlamento”.