Silvio Berlusconi: “Finita la guerra civile, governo Letta bipartisan e forte”

Pubblicato il 5 Giugno 2013 - 13:32 OLTRE 6 MESI FA
Silvio Berlusconi: "E' finita la guerra civile, ora governo forte bipartisan"

Silvio Berlusconi

ROMA – Silvio Berlusconi a T9 dice: “E’ finita la guerra civile. Ora centrodestra e centrosinistra collaborano e c’è un governo forte”. Poi torna all’attacco con il presidenzialismo e attacca nuovamente gli M5s definendoli “burattini”.

Guerra civile. ”Siamo riusciti a mettere insieme il centrodestra e il centrosinistra – dice Berlusconi – ponendo fine a una lunga guerra fredda, ad una guerra civile. Abbiano un governo forte che può fare quelle riforme e che una sola parte non poteva fare”.

”E’ importante che ci siano le 2 parti che sostengono il governo – aggiunge – E che possano varare la riforma della Costituzione che possa portare il nostro Paese alla elezione diretta del Capo dello Stato”.

Dunque un monito a Enrico Letta: ”Serve che questo Governo vada a Bruxelles e dica: io faccio così. Non possiamo più accettare certi diktat, siamo noi che dobbiamo decidere ciò che è necessario fare per rimettere in piedi la nostra economia”.

In merito alle comunali di Roma, Berlusconi dice: ”E’ importante per il centrodestra che la Capitale sia amministrata dal centrodestra. E’ importante per i romani dare un contributo alle nostre battaglie nazionali: contro l’oppressione fiscale, burocratica e giudiziaria”.

Quanto al Movimento 5 stelle dice: ”Il movimento di Grillo si è ridotto molto e credo che sia destinato a ridursi sempre di più perché con l’avvento dei candidati di Grillo in Parlamento, tutti hanno potuto vedere che questi signori sono di un’insipienza totale e sono dei semplici burattini telecomandati attraverso internet da Grillo e dai suoi atteggiamenti che non sono certamente quelli di una persona di buon senso”.

Beppe Grillo – aggiunge – di stupidaggini ne dice molte, qualche volta dice anche delle cose di comune buon senso, peccato che poi le mischia con espressioni di una volgarità e di una violenza inaccettabile”.