Berlusconi: “O si piega la Merkel, o tutti fuori dall’euro”

Pubblicato il 1 Febbraio 2013 - 13:29| Aggiornato il 19 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “O si piega la Merkel, o tutti fuori dall’euro”. Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa nella sede del Pdl, ha parlato della necessita di dare alla Bce i veri poteri di una banca centrale. L’ex premier del Pdl ha poi ricordato di come la Germania e la Francia si opposero ad un “presidente continuativo” in Europa ed ha criticato la politica di austerità voluta dalla Germania. “Battute da due soldi” è stato il commento di Pier Luigi Bersani alle dichiarazioni sull’euro di Berlusconi.

Berlusconi ha detto: “Occorre spuntare questo braccio di ferro con la Germania”, dando alla Bce i veri poteri di una banca centrale, altrimenti ”tutti i Paesi saranno costretti ad uscire uno ad uno dall’euro e a tornare alla moneta nazionale”. Poi ha ricordato, riferendosi alla proposta di un “presidente continuativo” per l’Unione europea nella persona di Tony Blair, che “la Germania e la Francia si opposero”.

Parlando della politica di austerità, Berlusconi ha detto: “Nel nostro programma abbiamo messo il superamento di una politica di austerità che in Europa è stata imposta dalla Germania e ha portato alla crisi, con 50 milioni di europei disoccupati o sotto-occupati. La politica di austerità si può applicare solo quando c’è uno sviluppo, altrimenti porta alla recessione”.

L’ex premier ha poi sottolineato: “E’ una falsità troppe volte ascoltata quella della scarsità di considerazione in Europa nei confronti del presidente Berlusconi”.

Bersani ha commentato le dichiarazioni del leader del Pdl: “Berlusconi dice che la nostra situazione dipende dalla Germania? Bisogna stare attenti a queste battute da due soldi”. Poi il segretario del Pd ha aggiunto:”Se noi avessimo fatto i compiti che dovevamo fare dopo l’euro e approfittato dal calo di interesse, certamente la Germania avrebbe ben meno da rimproverarci e potremmo parlare con voce più chiara anche alla Germania. Tutto quello che abbiamo buttato via – ha proseguito – ce l’hanno fatto buttare via loro, Berlusconi e la Lega. E adesso loro non hanno il diritto di lamentarsi”.