Smog, guerra dei sindaci: Milano vuole vietare le sigarette. Le auto hanno già fallito

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 18 Gennaio 2020 - 18:44 OLTRE 6 MESI FA
Smog, la nuova guerra dei sindaci: Sala a Milano vuole vietare le sigarette. Le auto hanno già fallito

Smog, guerra dei sindaci: Milano vuole vietare le sigarette. Le auto hanno già fallito

ROMA – Smog, la nuova guerra dei sindaci italiani è quella che si combatte contro le polveri sottili. La battaglia contro le auto diesel va avanti già da un po’ (e al momento è fallita), allora il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha avuto una nuova idea: bandire le sigarette alle fermate dei mezzi pubblici, da subito. E bandirle definitivamente, entro 10 anni.

Anche in questo caso (come per le auto), viene il dubbio che l’aria cittadina possa trarre reale beneficio se i fumatori si spostassero di 100 metri (magari sul marciapiede dell’altro lato della strada). Infatti l’obiettivo di Sala è quello di vietare le sigarette all’aperto entro il 2030. Ma a questo punto non era meglio vietare tutto da subito? O è troppo pericoloso in termini elettorali? Non si tratta certamente di una misura popolare, anche se volessimo vederla come giusta.

Sala: “Stop alle sigarette all’aperto entro il 2030”.

“Entro il 2030 non permetteremo più di fumare all’aperto” e “subito o a breve alle fermate dell’autobus o durante le code per i nostri servizi non si fumerà”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, durante l’incontro con i cittadini nel quartiere Isola, spiegando che questo provvedimento è inserito all’interno del Regolamento Aria-Clima, che sarà discusso prossimamente dal Consiglio comunale e che spera sia approvato entro marzo.

“Questa è la visione della Giunta – ha detto -, ogni proposta dovrà passare dal Consiglio comunale” e il possibile stop al fumo potrebbe essere introdotto “attraverso un’ordinanza, se viene approvato il regolamento che conterrà regole su tanti aspetti, perché il vero rischio è che si riduca” la questione ambientale “a traffico e riscaldamento, ma c’è altro” come ad esempio fuochi d’artificio o i forni a legna delle pizzerie. “Devono essere introdotti molti obblighi perché ciascuno faccia la sua parte”, ha concluso Sala.

Roma: smog al top anche dopo 4 giorni di stop alle auto diesel.

Anche ieri, come giovedì, le centraline romane in cui è stato rilevato uno sforamento dei Pm10 sono state 11 su 13. Lo attestano gli ultimi dati Arpa. Ieri in città è stato l’ultimo di quattro giorni di limitazioni del traffico con blocco dei diesel fino agli Euro 6. Le previsioni di un miglioramento della qualità dell’aria, con possibile rientro nei parametri a partire dall’inizio della prossima settimana, sono ora affidate al cambio delle condizioni atmosferiche: precipitazioni e venti per disperdere le polveri sottili. Anche se per domani è già prevista una ‘domenica ecologica’ con altre misure di contenimento delle emissioni. (Fonte Ansa).