Sms “proibiti”: De Magistris chiede il risarcimento al Giornale

Pubblicato il 6 Ottobre 2011 - 15:22 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI, 6 OTT – ”Ho dato mandato ai miei legali di avanzare una richiesta di risarcimento civile nei confronti degli organi di informazione che, come ‘Il Giornale’ di oggi, diffondono notizie diffamatorie nei miei confronti. Voglio ribadire che sulla vicenda si sono gia’ espressi la Procura e il Gip del Tribunale di Perugia disponendo l’archiviazione per i magistrati di Salerno e per me”. Lo afferma in una nota il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

Nel servizio pubblicato oggi dal quotidiano si riferisce che nel 2008, mentre l’ex pm era sotto inchiesta per presunte irregolarita’, con la pm Gabriella Nuzzi che indagava su di lui sia come parte lesa per le denunce sul ‘complotto’ catanzarese che come indagato per le presunte irregolarita’ compiute nelle inchiese Poseidone e Why Not, sono intercorse 517 telefonate (rpt, telefonate).

Tra i due ci sarebbe stato anche uno scambio di 129 sms, parte dei quali notturni. Una vicenda giudiziaria archiviata, come ricorda lo stesso De Magistris.

”Non posso che notare una tempistica sospetta: fra pochi giorni – spiega – e’ prevista (17 ottobre) la mia testimonianza presso il Tribunale di Salerno, nel processo per corruzione in atti giudiziari che mi vede coinvolto come parte civile e che vede imputati diversi magistrati, politici e professionisti. Come gia’ accaduto due anni fa, si vuol far passare come un rapporto preferenziale, riducendolo biecamente a gossip, uno scambio di telefonate ed sms dal contenuto assolutamente istituzionale e obbligato.

In quel periodo, infatti, erano a rischio sia la mia sicurezza personale che la mia attivita’ di pm, poi sottrattami illecitamente come dimostra il processo di Salerno. Per tali ragioni, i magistrati di Salerno che allora seguivano le indagini mi dissero di comunicare costantemente ogni circostanza che mi apparisse anomala ai fini investigativi e mi suggerirono di farlo anche telefonicamente e per sms. Tutto questo – aggiunge de Magistris – e’ stato adeguatamente documentato, tanto che in tutte le sedi istituzionali la vicenda e’ stata archiviata”.