Afghanistan, Italia resta e aumenta il numero dei soldati

Soldati italiani in Afghanistan

ROMA – L’Italia si allinea agli Stati Uniti: resta in Afghanistan e anzi aumenta il suo contingente a Kabul e Herat. Questo almeno nelle intenzioni del governo che per bocca del sottosegretario Domenico Rossi annuncia alla Camera dei deputati: “Il Governo ha deciso di rimodulare il rientro di alcune capacità del contingente” dall’Afghanistan, “e di aumentarne la consistenza numerica” a fine 2015, “in misura ritenuta idonea a compensare il rientro della parte del contingente spagnolo che era dedicata alla Force Protection”.

Le parole di Rossi fanno seguito a quanto annunciato alcuni giorni fa da Matteo Renzi. Il premier, nel giorno successivo alla decisione di Obama di prorogare la missione Usa, aveva detto: “Se l’impegno americano in Afghanistan prosegue penso sia giusto anche da parte nostra ci sia un impegno. Stiamo ragionando sull’ipotesi di proseguire nel nostro impegno”.

La decisione del Governo interessa circa 750 soldati al momento presenti sul territorio afghano tra Herat e Kabul. Servirà in ogni caso un voto parlamentare per autorizzare la proroga della missione.

Solo qualche mese fa Renzi era stato in Afghanistan e si era espresso, di fronte ai soldati italiani, in modo decisamente diverso facendo capire che la missione non sarebbe stata prorogata:

 “Vi chiedo di restare ancora qualche mese. Vi chiediamo uno sforzo in più perché la fase finale è la più difficile e abbiamo bisogno di non disperdere il lavoro fatto e il sangue versato. Abbiamo il dovere di concludere una transizione per la libertà e pace del Paese”.

Poi, però, il quadro politico è cambiato. E ora, il governo, ha deciso che la presenza italiana in Afghanistan, sarà confermata almeno per tutto il 2016. Salvo ulteriori rinvii.