Sondaggi, il “bunga bunga” non intacca Berlusconi: per gli elettori non ci sono alternative

Pubblicato il 23 Gennaio 2011 - 09:57 OLTRE 6 MESI FA

Nemmeno lo scandalo del “Ruby-gate”, i festini del “bunga bunga” e la possibile presenza di minorenni nelle stanze di Arcore sembra scalfire la fiducia di Silvio Berlusconi agli occhi degli italiani. Come ha rilevato Renato Mannheimer sul Corriere della Sera, i sondaggi danno stabili sia il Pdl che il premier. Il motivo? “Assuefazione allo stile di vita di Berlusconi” da un lato e “mancanza di alternativa” dall’altro.

Infatti, spiega Mannheimer, “per un verso, gli elettori di centrodestra appaiono in larga misura già assuefatti alle notizie sullo stile di vita del premier. Il suo interesse per le giovani donne era già emerso, seppure con minore clamore e in assenza dell’interesse della magistratura, mesi fa, anche allora senza effetti rilevanti sulle intenzioni di voto”.

D’altro canto, prosegue Mannheimer, “i medesimi elettori – anche quelli potenzialmente più mobili e collocati al centro dello schieramento politico – non vedono alternative praticabili alla loro opzione precedente e finiscono, più o meno volentieri, con il confermare la loro fiducia al Cavaliere o, meglio, al Pdl, guardando magari ad altri leader al suo interno”.

Infatti, “il Popolo della Libertà rimane stabile attorno al 30 per cento (con una variazione minima, addirittura di lieve crescita, rispetto alla settimana scorsa). Anche la Lega appare assestata tra il 10 e l’11 per cento, analogamente a quanto rilevato negli ultimi mesi”.

Male il Pd, ancorato ai soliti valori, “tra il 24 e il 25 per cento a seconda dei sondaggi”. Si abbassa anche l’entusiasmo per in nascente terzo polo. Tra le fila dell’opposizione, l’unico in crescita è ancora Nichi Vendola: il suo Sel supera ormai stabilmente quota 7%.

Crescono invece gli indecisi, che ormai superano il 40% dell’elettorato.