Sondaggio Emg per La7: Pdl sale, Pd cala. Berlusconi avverte i compagni…

Pubblicato il 16 Luglio 2013 - 11:50 OLTRE 6 MESI FA
Sondaggio Emg per La7: Pdl sale, Pd cala. Berlusconi avverte i compagni...

Berlusconi fa le corna: che il Governo tenga finché lui sarà pronto a farlo cadere

C’è un sondaggio che mette il Pdl saldamente in testa alle preferenze degli elettori italiani, anzi,

“il centrodestra vola nei sondaggi”

mentre

“il Pd è in calo”.

Secondo il Giornale di Berlusconi, il TgLa7 ha diffuso i dati del sondaggio Emg che danno il “centrodestra” al 35,4%.

La notizia ha un po’ il gusto di un avvertimento a quanti, a sinistra, puntano a fare cadere il Governo Letta prima di quando convenga a Berlusconi, cioè dopo che avrà ottenuto l’amnistia o la grazia e dopo che avrà portato a casa qualcosa sulla Imu.

La inquadra, negli ultimi orientamenti di Berlusconi, Francesco Cramer:

“Berlusconi torna dalla Russia dopo qualche giorno di riposo dall’amico Putin. Non vuole aprire bocca e non vorrebbe che uscisse nep­pure uno spiffero da Arcore e blinda i suoi. «Non è il momento che io dica alcunché», è il senso del suo ra­gionamento e lascia che sia il partito a fare quadrato attor­no ad Alfano. Consapevole, però, che l’attacco di Repubbli­ca non finirà qui”.

Il risultato del sondaggio, scrive Cramer, è la conferma che

“la linea della cautela paga. Secondo il sondaggio sulle in­tenzioni di voto alla Camera elaborato da Emg e diffuso al TgLa7, se si andasse al voto il centrodestra supererebbe con il 35,4% il centrosinistra che perde l’1,6%e si fermereb­be al 33,5%, mentre il M5S di Grillo recupererebbe lo stes­so 1,6% e arriverebbe al 19,2%. Il centrodestra recuperereb­be lo 0,3% mentre l’astensio­ne sarebbe al 31,1%. Stabile al 39% la fiducia nel premier Enrico Let­ta”.

Conclude Kramer:

“La vicenda kazaka, tuttavia, è un elemento destabilizzan­te in più per il Governo che, ve­rosimilmente, nelle prossime settimane sarà sull’ottovolan­te. La scadenza del 30 luglio, data della sentenza della Cas­sazione su Mediaset, può cam­biare la storia dell’esecutivo. L’ex premier continua ad esse­re fiducioso che l’esito non può che essere positivo: assoluzio­ne. Ma il timore che si lavori per farlo fuori, politicamente parlando, resta elevato”.