ROMA – Secondo un sondaggio commissionato dal quotidiano ‘Libero’ il 40% degli italiani pensa che Mario Monti non ci porterà fuori dalla crisi. Allo scadere dei primi cento giorni di governo (la cosiddetta ‘luna di miele’), quindi, diminuisce la fiducia degli italiani in Monti e si attesta al 47%.
Particolare, fa notare ‘Libero’, lo scollamento che c’è tra le posizioni dei partiti nei confronti di Monti e quelle del proprio elettorato. Secondo il sondaggio, infatti, gli elettori dell’Udc sono i meno entusiasti del governo tecnico (30%) eppure Pier Ferdinando Casini è stato il primo in questi giorni ad ufficializzare la possibilità di una grande coalizione che ricandidi Monti a premier nel 2013. Stessa storia per gli elettori di Sinistre, ecologia e Libertà (Sel): se Nichi Vendola ha dall’inizio detto che la “moderna e popolare sinistra deve contrastare” Monti, due terzi dei suoi elettori intervistati si sono detti convinti che Monti ci salverà (66%). Sinfonia uguale per l’Idv di Antonio Di Pietro, che sin dall’inizio sta all’opposizione: secondo il sondaggio di ‘Libero’, la maggioranza dei suoi elettori (59%) da fiducia a Monti. Il dato è comunque inferiore a quello del Pd (69%) i cui elettori non sapranno a chi dare retta: all’interno del Partito Democratico c’è il responsabile economico Fassina che boccia l’azione di Monti e il segretario Pier Luigi Bersani che più volte ne ha rimarcato l’appoggio.
Ad avere meno scollatura tra partito ed elettorato è la Lega nord: ad un partito che fa dura opposizione a Monti, corrisponde una piccola percentuale (29%) di elettori che crede in Monti. Più “centrista” l’elettorato del Pdl: il 45% ha fiducia in Monti, il 49% è scettico.