L’irresistibile leggerezza di Renzi: i suoi numeri e i suoi uomini

Pubblicato il 1 Novembre 2011 - 09:22 OLTRE 6 MESI FA

Matteo Renzi (Foto Lapresse)

FIRENZE, 1 NOV – Matteo Renzi piace a destra e sinistra: lo dice il sondaggio di Demopolis sull’eventualità di una candidatura del sindaco di Firenze, del Pd, a presidente del Consiglio.

I numeri. In un panorama politico nazionale sempre più polarizzato, Renzi gode di un consenso trasversale. Di lui si fidano, secondo Demopolis, un quarto degli elettori di Sinistra, il 44% di chi si dichiara di Centro Sinistra, il 47% degli elettori di Centro e, a sorpresa, il 48% di quanti si collocano nel Centro Destra.

Sugli obiettivi della seconda Convention di Matteo Renzi alla stazione Leopolda, il 43% degli intervistati sostiene che sia un laboratorio di proposte per il rinnovamento della politica. Critico invece il 37%, che ritiene sia stata un’ulteriore occasione di visibilità nazionale per il sindaco di Firenze.

Da Destra a Sinistra nove elettori italiani su dieci, intervistati da Demopolis per il programma di La7 Otto e Mezzo, approvano l’idea di dimezzare il numero e le indennità dei parlamentari. L’81% concorda anche sulla proposta di limitare a tre i mandati di deputati e senatori. E tre elettori su quattro si dichiarano favorevoli all’abolizione delle Province.

Il 66% dei cittadini ha sentito parlare di Renzi, ma un terzo degli italiani non lo conosce. Secondo Demopolis, la notorietà nazionale del sindaco di Firenze è comunque cresciuta in modo esponenziale negli ultimi due anni dal 25 per cento del 2009 al 37% dell’ottobre scorso, sino al 66% di oggi.

I volti. Ma chi sono i volti a cui si affida Renzi? Non più dirigenti “stanchi, cinici e disincantati”, ma “persone con menti allegre e senza troppe sconfitte alle spalle”, come ha chiarito lo scrittore piemontese Alessandro Baricco, che è proprio uno di quei volti

Nella top ten dei più amati, e quindi cliccati – da Twitter a YouTube – del Big Bang alla stazione fiorentina della Leopolda, ci sono anche l’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino, “giovane dai capelli bianchi”, secondo la definizione dell’ex direttore di Canale 5 Giorgio Gori, anche lui nella classifica.

E poi l’economista padovano con cattedra a Chicago Luigi Zingales, i sindaci di Faenza Giovanni Malpezzi, di Frigento Luigi Famiglietti, di Pollica Stefano Pisan, il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio e l’aspirante sindaco di Palermo, Davide Faraonei. Non mancano gli imprenditori, come il fondatore di Technogym Nerio Alessandri,  o Guido Ghisolfi, a capo dell’omonimo gruppo torinese del packaging.

Tra gli scrittori oltre a Baricco ci sono anche Edoardo Nesi, Antonio Scurati e Giuliano Da Empoli . E poi il regista Fausto Brizzi, l’avvocato Maria Elena Boschi, i giornalisti Riccardo Luna e Riccardo Bonacina, e il  vicepresidente di Mtv international, Antonio Campo Dall’Orto.

Le proposte. Come scrive il Corriere della Sera, la idee dei volti vanno dal no alla sinistra “conservatrice” di Baricco all’amnistia ai politici “corrotti” che si ritirano a vita privata proposta da Zingales. Chiamparino si dice disposto ad un “ticket” con Renzi, mentre Gori dà propone di cacciare i partiti dalla Rai.

L’avvocato Boschi, trent’anni, lancia una battagli ai tempi “inaccettabili” per arrivare alle sentenze, e immagina sanzioni e premi per i magistrati, a seconda di come svolgano il loro lavoro.

Sostiene i tagli ai costi della politica Matteo Richetti, presidente del Consiglio regionale dell’Emilia Romagna, che chiede che la politica “torni a servire gli elettori”.

L’imprenditore ed inventore dei Gormiti – i mostriciattoli in plastica – Leadro Consumi sprona ad una maggiore preparazione dei giovani, mentre la giovanissima (27 anni) Francesca Degli Innocenti, avvocato, dice il suo “no” ad una “società ingabbiata” a livello lavorativo.

Un’idea per la vita quotidiana è quella del fisico ed assessore all’innovazione del Comune di Arezzo Emiliano Cecchini: all’insegna del motto “l’ecosistema non si un saccheggio”, Cecchini propone un’autosufficienza a livello energetico da raggiungere senza l’allacciamento alle reti pubbliche. E quindi, senza bollette.