Sondaggio Repubblica: Berlusconi in crisi, fiducia al 30%. Davanti a lui anche gli “alleati” Bossi e Tremonti

Pubblicato il 14 Febbraio 2011 - 10:28 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

ROMA – Secondo un sondaggio realizzato dall’istituto demoscopico Demos, Silvio Berlusconi sarebbe in caduta libera. I dati rilevati dall’istituto, e pubblicati su Repubblica, sono impietosi con il premier: la sua fiducia sarebbe al 30,4%. Davanti a lui ci sono non solo i leader dell’opposizione, ma persino alcuni esponenti della maggioranza, come Giulio Tremonti e Umberto Bossi.

Stando ai risultati del sondaggio, il ministro dell’Economia sarebbe addirittura il leader più gradito dagli elettori, con una fiducia del 50,4% (in crescita di oltre 7 punti rispetto a dicembre). Dietro a Tremonti, sono in rialzo le quotazioni di Nichi Vendola (gradito al 48,8% degli italiani interpellati). Seguono Emma Bonino (45,3%), Pier Ferdinando Casini (40,2%), Pier Luigi Bersani (39,2%), Gianfranco Fini (35,3%), Beppe Grillo (35,2%), Antonio Di Pietro (33%), Umberto Bossi (31,6%), e infine, in decima posizione, ecco Berlusconi.

Per quanto riguarda le intenzioni di voto per i partiti, rispetto ai dati raccolti a dicembre, c’è una flessione per i due partiti di centrodestra e centrosinistra: il Pdl perde più di un punto percentuale (da 28,6% a 27,2%), il Pd poco meno (da 25,1% a 24,3%). Stabili la Lega (da 11,6% a 11,8%), Fli (da 5,3% a 5,5%), Udc (da 6,9% a 7,1%) e Idv (da 6% a 5,9%). Guadagnano consensi Sel (da 7,8% a 8,2%) e il Movimento 5 Stelle di Grillo (da 2,7% a 3,6%).

Se i risultati fossero quelli forniti da Demos, le eventuali elezioni politiche si risolverebbero in base al “gioco delle alleanze”. Se il cosiddetto Terzo Polo corresse da solo, attualmente prenderebbe il 20,1%. Il centrosinistra sarebbe al 42,7%, il centrodestra al 36,4% (in calo di oltre tre punti percentuali rispetto a dicembre). Se il Terzo Polo decidesse di unirsi al centrosinistra, la coalizione totalizzerebbe addirittura il 56,5%, a fronte del 42,7% di Lega e Pdl. Scenario incerto anche se Casini e Fini decidessero di allearsi con il Pd, ma senza Idv e Sel: i primi arriverebbero al 30,2%, i secondi al 28,2%, mentre il centrodestra sarebbe sul 40%.