Sondaggio Roma: 8 su 10 no Raggi. Meloni avrebbe il 27%, Calenda il 19

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Novembre 2019 - 10:06 OLTRE 6 MESI FA
Sondaggio Roma: 8 su 10 non voterebbero Raggi

Il sindaco di Roma Virginia Raggi (Ansa)

ROMA – La stragrande maggioranza dei romani, l’80%, non rivoterebbe Virginia Raggi sindaco della città. Un giudizio impietoso sulla sua amministrazione, almeno stando al sondaggio realizzato da Tecnè per l’agenzia Dire. E sulla persona, visto che solo uno su 10 sceglierebbe lei nella rosa dei candidati papabili. Un dieci per cento significativo: M5S, il suo partito, è accreditato invece del 18%, significa che il Movimento ci rimetterebbe consensi nel ripresentarla.

Meloni 27%, Calenda 19%, Di Battista 11%

Ai romani piace invece Giorgia Meloni, sebbene la leader di Fratelli d’Italia non si è detta interessata alla competizione, coltivando evidentemente ambizioni diverse: il 27% delle intenzioni di voto la mettono al primo posto delle preferenze. A seguire, staccato, l’ex ministro Carlo Calenda, da poco uscito dal Pd per non dover allearsi con i grillini: per lui un lusinghiero 19%.

Non sfonda invece Alessandro Di Battista, eterna riserva grillina, un Godot che anche stavolta si fa pregare visto che al Campidoglio non è interessato: l’11% raccolto nel sondaggio lo metterebbe comunque fuori gara.

Pd primo al 24%, Fd’I al 20%, Lega e M5S al 18%

I giochi sono comunque più che aperti anche perché, a parte forse Calenda, i candidati saranno decisi più in là. Concentrandosi allora sul gradimento dei partiti a Roma va rilevato che il Pd resta in testa con il 24%, Fratelli d’Italia secondo al 20%, quindi M5S e Lega al 18%, +Europa e Forza Italia, entrambi al 6%, Italia Viva con il 3% e La Sinistra con il 2% (altri partiti 3%).

44% dei romani non sa chi votare

Il sondaggio, 1000 interviste suddivise tra i 15 municipi (contestato dalle parti del Comune per credibilità e rigore metodologico), oltre a fotografare la disaffezione alla Raggi, mette in evidenza il “sentiment” politico più diffuso a Roma, e cioè indecisione e incertezza. Il 44% degli intervistati non sa ancora chi voterà. (fonte Ansa)