Spending review. Governo ai cittadini: “Segnalate gli sprechi sul web”

Pubblicato il 2 Maggio 2012 - 12:57 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il governo di Mario Monti chiede aiuto anche ai cittadini contro gli sprechi della spesa pubblica. Con un modulo, inserito nella pagina della spending review, viene chiesto ai cittadini di ”dare suggerimenti, segnalare uno spreco, aiutando i tecnici a completare il lavoro di analisi e ricerca delle spese futili”. I cittadini aiuteranno così i tecnici della commissione affidata a Enrico Bondi nella scrittura della bozza. La revisione delle spese sarà affidata ad un decreto legge. L’obiettivo è risparmiare 4,2 miliardi di euro, per evitare il nuovo aumento dell’Iva al 23 per cento previsto per il 2012.  La segnalazione non potra’ essere anonima. I cittadini dovranno compilare obbligatoriamente il campo relativo al nome e al cognome, indicando anche la propria mail e la citta’ di provenienza. La compilazione del modulo autorizza formalmente il governo al trattamento dei dati personali.    I cittadini dovranno quindi indicare l’oggetto dell’informativa e potranno inserire il testo indirizzato alla ”redazione del governo”.

Eliminazione di spese di rappresentanza e spese per convegni, ridimensionamento delle strutture dirigenziali esistenti, riduzione anche mediante accorpamento degli enti strumentali e vigilati e delle societa’ pubbliche. Sono alcune delle 11 attivita’ di revisione della spesa contenute nella direttiva firmata dal presidente del Consiglio e dal ministro Piero Giarda per raggiungere l’obiettivo prefissato. Parlamento e Quirinale saranno però salvi dai tagli di Bondi, che in qualità di Commissario godrà di pieni poteri decisionali e potrà operare in autonomia.

Antonio Catricalà, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha detto: “Entro 15 giorni Enrico Bondi (il risanatore dei conti Parmalat nominato commissario per la gestione delle spese, ndr) dovrà presentare il piano per i tagli di sua competenza”. Bondi si occuperà di tagli per 2,1 miliardi di euro e la sua sede sarà stabilita al ministero dell’Economia, come spiega Catricalà: “Abbiamo trovato la collocazione per Bondi al ministero dell’Economia e abbiamo individuato gli uffici della Presidenza del Consiglio e del Mef dei quali si avvarrà: si tratta dell’ispettorato della Funzione pubblica per quanto riguarda la Presidenza del Consiglio e degli uffici della Ragioneria generale dello Stato per quanto riguarda il Mef”.

Il Commissario alla spending review avrà “il potere di chiedere informazioni e documenti alle singole amministrazioni, nonché di disporre che vengano svolte ispezioni a cura del l’Ispettorato per la funzione pubblica e del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato”, spiega la bozza del decreto legge. Inoltre sulla organizzazione per la revisione della spesa pubblica potrà operare “in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e di valutazione”.