Squinzi: “No ritorno alla lira, euro va difeso. Riforma del lavoro? Una boiata”

Pubblicato il 21 Giugno 2012 - 10:00 OLTRE 6 MESI FA

Giorgio Squinzi (LaPresse)

VENEZIA – “Mi auguro di non uscire dall’euro e penso che l’euro vada difeso fino in fondo”. Lo ha detto all’ANSA il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, commentando le dichiarazioni di Berlusconi, secondo il quale l’uscita dall’euro e il ritorno alla lira non sarebbe una bestemmia. “Penso ci debba essere una determinazione che attraversa tutta l’Europa per sostenere l’euro” ha aggiunto Squinzi, a Verona per il congresso ERMCO, l’associazione dell’industria europea del calcestruzzo preconfezionato.

“Per sostenere l’euro – ha spiegato Squinzi – dobbiamo andare con maggiore decisione nella direzione degli Stati Uniti d’Europa, con tutto quello che ne va dietro”.  “Mi riferisco – ha affermato il leader di Confindustria – al coordinamento delle politiche fiscali, al welfare, agli investimenti infrastrutturali, all’energia”. “Ma soprattutto – ha concluso Squinzi – anche la creazione di una banca centrale europea con veri poteri di banca centrale”.

”Non mi sembra il caso di tornare su questo argomento”, ha poi aggiunto Squinzi riguardo alla riforma del lavoro per la quale aveva usato l’espressione ”una boiata”: ”Ribadisco che non ho altro da dire in merito”.

“Confindustria si batterà fino in fondo per combattere la burocrazia”, ha aggiunto Squinzi, parlando delle grandi opere nel Veneto e in Italia, a margine di un congresso nel settore della costruzioni, ospitato a Veronafiere.

“Il punto centrale del mio programma per i quattro anni di Confindustria – ha spiegato Squinzi – è la lotta per la semplificazione amministrativa e burocratica del paese”. “S’inquadra tutto qui – ha aggiunto – ce la metteremo tutta”. “Man mano che i problemi si presentano, faremo conoscere la nostra posizione con molta determinazione e fermezza” ha concluso Squinzi.

”Purtroppo in Italia i primi sei mesi nel settore delle costruzioni sono stati estremamente negativi, il volume dell’attivita’ edilizia in Italia sembra essere sceso nell’ordine del 30%”, ha detto il presidente di Confindustria.    ”Questo forte calo – ha spiegato Squinzi – e’ dovuto a tutta una serie di motivi. Purtroppo questa e’ la situazione”. ”Speriamo – ha aggiunto – che si possa vedere un miglioramento nella seconda parte dell’anno”. Il leader di Confindustria ha concluso sottolineando che ”nel decreto sviluppo ci sono provvedimenti che vanno nella direzione giusta. Vediamo se il governo sara’ capace di tradurli poi in atti veri e concreti”.