Statuto lavoratori. Lega: “Ha introdotto regole di civiltà, ma ha bisogno di riforme”

Pubblicato il 20 Maggio 2010 - 16:44 OLTRE 6 MESI FA

Angela Maraventano

La senatrice della Lega Nord, Angela Maraventano, capogruppo in commissione Lavoro del Senato sullo Statuto dei Lavoratori riconosce la validità dello statuto dei lavoratori come “importante provvedimento legislativo”. Nel suo 40° anniversario la Lega riconosce quindi il concordato perché “ha introdotto regole di civiltà, per cui i suoi principi vanno salvaguardati e devono essere ritenuti intangibili”.

Ma, puntualizza la senatrice della Lega “in quarant’anni è mutato il contesto socio-economico, è cambiato il rapporto tra domanda e offerta di lavoro. Pertanto, noi legislatori abbiamo il dovere di riformare, per adeguare la normativa alla realtà che cambia”. “Lo stesso Gino Giugni – ricorda Angela Maraventano – aveva riconosciuto l’opportunità di aggiornare lo Statuto in alcune parti. Ma in tema di riforme il mio pensiero va anche a Marco Biagi, che credeva fermamente nel processo di riforma. Delle sue idee molto è stato fatto, ma molto ancora resta da fare”.

“La Lega Nord – spiega Angela Maraventano – è per le riforme e crede in esse, per uno Stato progredito e competitivo, al passo con i tempi. Crediamo, dunque sia giunto il momento di intervenire anche sulle tutele dei lavoratori, per estenderle ai lavori ed alle nuove forme contrattuali, tenendo conto dei diversi contesti produttivi, aziendali e territoriali”.

Il senatore leghista Armando Valli ricorda come nel 1970 “non esistevano i lavoratori a progetto, né quelli a chiamata: o ci si metteva in proprio o si era dipendenti”. “Gia solo queste brevi considerazioni – conclude Valli – fanno sì che appaia subito evidente quanto sia uno strumento purtroppo inadeguato a realizzare la tutela di tutte quelle figure e fattispecie lavorative via via introdotte e modificatesi nel corso degli anni”.