Stefano Dambruoso: “Schiaffi alla Lupo? I violenti sono gli M5s”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Gennaio 2014 - 11:18 OLTRE 6 MESI FA
Stefano Dambruoso: "Schiaffi alla Lupo? I violenti sono gli M5s"

Stefano Dambruoso: “Schiaffi alla Lupo? I violenti sono gli M5s”

ROMA – “Io ho schiaffeggiato Loredana Lupo? I violenti sono i parlamentari del Movimento 5 stelle“. Stefano Dambruoso, deputato di Scelta Civica, si difende così dopo le immagini del video del caos alla Camera. Nel video, pubblicato anche dai parlamentari di M5s, si vede Dambruoso colpire con un braccio la Lupo mentre lei si scaglia correndo verso i banchi della presidenza che il Movimento 5 stelle voleva occupare con la forza.

Dambruoso spiega al Corriere della Sera:

“Insieme ad altri commessi, che come questore anziano della Camera ho il dovere di coordinare, ho cercato di evitare che la protesta violenta raggiungesse la presidente Boldrini”

Al giornalista Alessandro Trocino che gli chiede se ha colpito la Lupo in faccia, il deputato risponde:

“La parola colpire non corrisponde. C’è stato più di un contatto con più di una persona, ma non ho dato schiaffi a nessuno”.

Dambruoso non ritiene di aver esagerato nella difesa dei banchi:

“Assolutamente no, invito tutti a vedere la situazione. C’è stata una concitazione violenta. È mio dovere di questore difendere la terza carica dello Stato”.

Dalle immagini si vede la Lupo con irruenza cercare di salire sui banchi della presidenza, e con altrettanta violenza Dambruoso respingere l’assalto. Il deputato di Scelta civica ha dichiarato:

“Da cittadino e neofita della politica non mi sarei mai aspettato questo degrado e questa violenza. Ho sempre rispettato il dissenso e le proteste dei deputati a 5 Stelle ma la violenza di oggi è stata davvero spaventosa”.

E sulla frase attribuita a Dambruoso da Giulia Sarti di M5s, “Di donne ne ho picchiate tante nella mia vita, una più una meno non fa differenza”, il deputato dice:

“È assolutamente falso. Si immagini un po’. Ho già dato mandato di denunciare Giulia Sarti per le parole artificiosamente diffuse. Tra l’altro queste falsità mi hanno già procurato centinaia di messaggi minacciosi verso di me e la mia famiglia”.