ROMA – Guglielmo Vaccaro rispedisce al mittente l’accusa di Libero e di Franco Bechis di voler aumentare del 24% lo stipendio dei Parlamentari. Con la sua proposta di legge, spiega in un’intervista al Mattino, lo stipendio netto del parlamentare italiano ”che oggi è di circa 5.000 euro scenderebbe a circa 3.900 euro. Altro che aumento, è l’esatto contrario”.
”Io parlo di indennità e quindi il riferimento è al lordo non al netto. L’indennità del parlamentare europeo e’ di 7.956,87 euro mentre quella del collega italiano è di 10.435 euro. Naturale che se si equipara, l’indennità italiana passa da 10.435 a 7.965,87 anche in Italia. Diminuisce e non aumenta, quindi”. Anche perche’ ”sul lordo europeo gravano imposte ridotte per statuto comunitario, su quella italiana l’imposizione resterebbe, naturalmente, quella del nostro Stato sovrano”.
Nel disegno di legge ci sono anche aggiustamenti ai gettoni di presenza e alla copertura degli stipendi dei portaborse ”sempre al ribasso: l’attuale diaria di 3.503,11 euro nella mia proposta sarebbe sostituita da una di 304 euro per giornata di lavoro in Parlamento. Ciò implicherebbe che, nell’ipotesi di quattro giorni di lavoro di aula e commissione, al netto dei periodi di ferie e di stop elettorale, non ci sarebbe alcun aggravio di costo per la spesa pubblica”.
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