L’hanno stuprata, la stanno stuprando? Innanzitutto non è mia sorella, tanto meno moglie o figlia. E neanche una parente, una conoscente questo sì. Ma niente più di una conoscente. E poi, non nascondiamolo, qualche provocazione l’aveva fatta verso lo stupratore: vestirsi all’occidentale ad esempio, troppo all’occidentale. Le è capitato di abitare in un quartiere d’Europa dove c’è qualcuno che non sopporta l’idea e la vista, doveva tenerne conto e stare a testa bassa e gonna lunga.
Non che questo giustifichi lo stupro, per carità. Ma un po’ quella sciagurata se l’è cercata, o almeno non l’ha evitata, non è stata prudente. Come è, come non è, adesso la stanno stuprando. E quindi le diamo un caldo consiglio: meglio non resista alla stupro. Meglio smetta di dibattersi, glielo diciamo per il suo bene. Glielo diciamo per ragioni…umanitarie. Fatti stuprare Ucraina, non agitarti, non resistere, ti conviene, te lo diciamo per il tuo bene…E’ questo lo spessore, è questa la qualità etica e civile del partito che monta, soprattutto e quasi esclusivamente in Italia, quello dell’arrenditi Ucraina! Che, tra l’altro, abbiamo la benzina a due euro al litro.
Da destra e da sinistra
Un monito, un appello, un richiamo quasi (anzi senza quasi) insofferente agli ucraini: che combattete a fare? Da destra e da sinistra, su giornali di destra e di sinistra trasuda un umore: ucraini fatela finita di sparare. Tanto, che sparate a fare? Arrendetevi ucraini. E anche quel vostro presidente che si ostina, vi porta alla rovina, fatelo smettere. Si fosse arreso al primo bombardamento, ora non avreste tutti questi morti. Arrendetevi, senza condizioni. Vi conviene ucraini, arrendetevi per motivi umanitari, altrimenti i morti ammazzati dai russi sono in fondo colpa vostra, della vostra ostinazione.
Arrendetevi ucraini, per il vostro e soprattutto per il nostro bene. Arrendetevi subito, altrimenti vi fate male e soprattutto ci facciamo male noi. Da destra e sinistra, sotto spoglie e abiti di pragmatico realismo e addirittura di intransigente pacifismo, così si esprime e manifesta un sottofondo culturale, un ideal tipo sociale, un italiano comune al tempo stesso melmoso e granitico: quello che a un palmo del mio sedere accada quel che vuole purché non superi quel palmo.
La mia pace, la tua libertà (e anche la mia)
Vale poco, serve nulla ricordare al partito dell’arrendenti che è meglio come questa norma di condotta avrebbe condannato come inutile e insensata e foriera di ulteriore spargimento di sangue ogni resistenza nella storia ad ogni esercito invasore. Serve a nulla perché il partito della “resa umanitaria” ha un suo valore non negoziabile: quello per cui la mia pace vale molto e molto e molto di più della tua libertà. E per attestare che le cose stanno proprio il partito dell’arrendetevi ucraini non fa mistero nelle sue argomentazioni che saprebbe, all’occorrenza, essere oltre che il partito dell’arrendetevi anche il partito dell’arrendiamoci. Perché la pace, la mia pace, vale di più anche della mia libertà.
Quindi, cara Ucraina, se ti stanno stuprando non resistere, dai allo stupratore quel che vuole e soprattutto fallo finire in fretta. E cara Europa, semmai domani dovesse toccare a te di incorrere in uno stupro, non resistere. Ricordato che altrimenti aumenta il gas e la benzina e il pane e vengono meno turisti spendaccioni. Già questo basterebbe a consigliare di non resistere, ma soprattutto, vogliamo farci male nella colluttazione con lo stupratore? Così pensa e purtroppo scrive e argomenta il partito della “resa umanitaria e/o per convenienza”. Aver pensieri impauriti è doveroso e saggio, avere pensieri vigliacchi è umano, vestirli da pensieri compassionevoli e umanitari verso un popolo stuporato da un esercito invasore è osceno, volgare, infimo.