Tap, Di Maio conferma: “Penali per 20 mld”. Attivisti strappano tessere elettorali: “Dimettetevi”

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Ottobre 2018 - 19:56| Aggiornato il 28 Ottobre 2018 OLTRE 6 MESI FA
Tap, Di Maio conferma: "Penali per 20 mld". Attivisti strappano tessere elettorali: "Dimettetevi"

Tap, Di Maio conferma: “Penali per 20 mld”. Attivisti strappano tessere elettorali: “Dimettetevi”

LECCE – “Ho studiato le carte, ci sono penali per 20 miliardi se fermiamo la Tap”. Luigi Di Maio conferma, all’indomani del via libera al gasdotto, quanto affermato dal premier Giuseppe Conte e cioè che la Tap “si deve fare, non ci sono alternative, perché i costi sarebbero insostenibili”.

Il ministro dello Sviluppo Economico interviene mentre all’interno dei 5 Stelle cresce la tensione: tre parlamentari M5s – i senatori Lello Ciampolillo e Saverio De Bonis e la deputata Sara Cunial – si schierano contro la decisione del premier e anzi lo smentiscono: “Non ci possono essere penali, perché non esiste alcun contratto tra Stato e Tap”, affermano. Intanto, tra gli attivisti No Tap che fino a ieri avevano creduto alla promessa elettorale dei grillini, scatta la rivolta e si cominciano a strappare le tessere elettorali. Sono passati dallo sdegno alla richiesta di dimissioni per tutti i pentastellati eletti in Salento promettendo lo stop all’opera che approderà sulla spiaggia di San Foca a Melendugno. “La fermiamo in 15 giorni”, gli avevano detto. Ma così, evidentemente, non è stato.

Per questo i No Tap hanno avviato sui social una campagna in cui i volti dei destinatari, tra cui il premier Conte, vengono raffigurati al centro di due loghi: il primo con la scritta “No Tap, né qui né altrove”, il secondo “Sì Tap, sia qui che altrove”. Ma contro i cinquestelle non si scagliano solo comitati e associazioni, ma anche Forza Italia Puglia che accusa i pentastellati di aver “bombardato i cittadini di bugie: sull’Ilva, che doveva diventare un giardino, ed anche sul gasdotto”.

“Siete peggio” della vecchia politica – tuonano i pugliesi di Direzione Italia – perché “propagandate, prendete voti ingannando la gente”. Tutti e due i partiti sono sicuri che alle prossime elezioni gli elettori se ne ricorderanno.

Domenica mattina, intanto, i No Tap si incontreranno sul lungomare di San Foca, proprio davanti alla Torre che è il simbolo delle battaglie del Movimento ed è vicina al punto di approdo dell’infrastruttura, per indire una “mobilitazione generale contro il governo Conte”. “Sono basito – dice il leader No Tap Gianluca Maggiore – e ritengo non tollerabile che in una democrazia il Presidente del Consiglio dichiari pubblicamente il falso sui costi di rinuncia all’opera, quando tutti i ministeri hanno dichiarato ufficialmente – dopo una richiesta di accesso agli atti – che non esistono documenti relativi a un calcolo costi-benefici”.

“Questo Governo, come i precedenti – è la conclusione dei No Tap – vuole favorire la gigantesca lobby transnazionale che sta dietro a Tap, per questo incontrerà una durissima opposizione da parte delle comunità locali, sia nelle piazze che nelle aule dei tribunali, compresi quelli internazionali”. Quindi l’invito ai grillini i che hanno “rastrellato voti” e che sono stati eletti in Puglia, a rassegnare le dimissioni. Un invito che sui social gira così: “Se avete le palle come le stelle rimettete il vostro mandato! Dimettetevi!”.