Il governo pensa a tassare i capitali rientrati con lo scudo fiscale

Pubblicato il 16 Agosto 2011 - 20:12 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il governo starebbe valutando l’ipotesi di tassare i capitali rientrati in Italia grazie allo scudo fiscale, così come proposto dal Pd, ma la percentuale del prelievo sarebbe decisamente inferiore a quella proposta dal partito di Pier Luigi Bersani: la valutazione infatti viene effettuata su una cifra compresa fra l’1 e il 2%. Lo riferiscono autorevoli fonti del Pdl, secondo le quali tuttavia prima di ”proseguire su questa strada si dovrà valutare la percorribilità dell’intervento”.

Nonostante si debba prima verificare la ”percorribilità” dell’intervento, oltre che l’opportunità politica di dare l’impressione che lo Stato si ”rimangi la parola data” per far rientrare i capitali, le stesse fonti ritengono che il prelievo potrebbe superare le eventuali resistenze all’interno del governo. ”Se non ci saranno ostacoli giuridici – spiega una fonte ministeriale – è possibile che alla fine si faccia, anche se la nostra posizione dipenderà anche dall’atteggiamento dell’opposizione”.

In ogni caso, precisa un fonte del Pdl, ”sarebbe un prelievo ‘minimale’, dell’uno o del due per cento”. Un ‘range’ molto lontano da quello delle opposizioni che propongono una tassazione intorno al 20%. L’eventuale gettito proveniente dal prelievo sui capitali ‘scudati’, si spiega sempre in ambienti del governo, potrebbe servire ad alleggerire il contributo di solidarietà chiesto ai redditi superiori ai 90mila euro, ”ad esempio – spiega una fonte – per introdurre delle riduzioni in favore di chi ha figli a carico”.