No Tav, Alfano: “Potevano uccidere. Loro danneggiano la Val di Susa”

Pubblicato il 15 Maggio 2013 - 08:58 OLTRE 6 MESI FA
No Tav, Alfano: "Potevano uccidere. Loro danneggiano la Val di Susa"

Angelino Alfano

ROMA – “Quanto accaduto martedì davanti al cantiere della Tav è stato un attacco allo Stato. Al principio di legalità. All’essenza democratica di decisioni condivise, discusse e poi prese. Potevano uccidere. Ma noi siamo lo Stato e reagiremo, facendo in modo che il progetto approvato venga realizzato”. Lo dice il ministro dell’Interno Angelino Alfano intervistato dalla Stampa.

Non un ”attacco terroristico”, precisa, ”non dobbiamo esagerare”, ma occorre ”improntare la nostra azione al principio di realtà. E nella realtà c’è chi non accetta le decisioni dello Stato. Saremo inflessibili. Non ci faremo sopraffare. Difenderemo maggiormente il cantiere. Perchè la Tav è una questione di interesse strategico nazionale e internazionale, attiene allo sviluppo del nostro Paese, ai nostri rapporti con la Francia e al rapporto dell’Europa nel suo insieme con altri partner”.

”Chi ha commesso l’attentato – dice Alfano – ha come avversario le comunità locali. La Val di Susa può essere solo danneggiata da azioni del genere”. ”Il grande movimento che avversava il vecchio progetto della Tav va ricollocato in una dimensione nuova. Lo Stato ha saputo ascoltare, prima di decidere. Ha modificato il tracciato e cambiato il progetto”, aggiunge Alfano, ”ecco perchè sono convinto che stia cambiando profondamente, dal punto di vista culturale, l’accettazione di questa opera”.