Taxi a Roma: più cari e con ricevuta. Il Campidoglio unanime: “Mai fiscale, per carità”

Pubblicato il 13 Luglio 2010 - 14:19| Aggiornato il 21 Ottobre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Da quattro giorni e quattro notti il Consiglio Comunale di Roma è assorbito e impegnato, con contorno di grida contrapposte e con la partecipazione straordinaria in aula di ambasciatori e “vigilantes” spediti dagli interessati, niente meno che sui soldi dei taxisti romani. In campagna elettorale, quella vinta da Alemanno, i taxisti avevano ottenuto una promessa in cambio di massiccio appoggio al centro destra: l’aumento delle tariffe. La proposta originaria in Consiglio era di aumentarle del 40 e passa per cento, poi qualcuno ha fatto osservare che poteva essere un boomerang: a questi prezzi era un tagliarsi… i clienti. Dunque dibattito lungo e faticoso: ci si accontenta di un amento del 28 per cento sulla tariffa base. Più cinque euro in più per andare e venire da Fiumicino e Ciampino, gli aeroporti. Più un euro a partire dal primo bagaglio, finora si pagava dal secondo.

Ma non è questa in fondo la notizia. Durante il Dibattito con la maiuscola, complice la stanchezza notturna, è passato un emendamento che obbliga i taxisti a rilasciare ricevuta “automatica”. Subito dopo la votazione il sindaco Alemanno ha dato l’interpretazione autentica: automatica vuol dire che la rilasciano “a mano”, non sia mai una macchinetta. Ma in fondo non è ancora questa la notizia. La notizia è che tutti, la maggioranza di centro destra ma anche più blandamente l’opposizione, si sono affrettati a spiegare e rassicurare che mai e poi mai questa ricevuta sarà “fiscale”. La semplice idea che potesse contribuire ad accertare il reddito di categoria (meno di quindicimila euro lordi in media dichiarati) è apparsa a tutti oscena, blasfema, improponibile. E’ questa la notizia, confermata dall’altra di contorno: i taxisti romani saranno obbligati ad accettare pagamenti con bancomat e carta di credito solo dai 30 euro in poi. Bancomat e carte di credito lasciano traccia, che diamine!