ROMA – Ci sono 840 abbonamenti a “SexyLand”, 630 al servizio “Dillo alle Stelle” e 12 mila alla “Serie A Tim”. Sono i numeri scandalosi di una inchiesta parlamentare sul traffico di oltre 400 mila sim card date in dotazione a dipendenti della pubblica amministrazione. Telefoni di Stato utilizzati per chiamate molto poco istituzionali.
La commissione parlamentare su digitalizzazione e sprechi si è fatta mandare da Tim i dati sugli abbonamenti dei dipendenti pubblici. La scoperta è davvero poco edificante: si parla di un danno di oltre 8 milioni di euro, tutti a spese dei contribuenti.
Secondo quanto scrive Fabio Tonacci sul quotidiano la Repubblica:
“Siamo sicuri che tra gli 840 dipendenti pubblici che hanno attivato l’abbonamento a “SexyLand” sul telefono di servizio, pagato coi soldi degli italiani, ci sia qualcuno che lo ha fatto per sbaglio. E siamo anche ragionevolmente certi che tra i 665 funzionari, assessori e dirigenti statali che risultano abbonati a “Le p0rno Erasmus”, ci sia chi è soltanto vittima di una truffa telefonica. Così come se andiamo a frugare tra i 564 abbonamenti attivati tra aprile e giugno di quest’anno a “Video hard casalinghi”, i 12 mila abbonamenti a “Serie A Tim”, i 630 a “Dillo alle Stelle” e i 260 a “Pronto a tavola”, troveremo certamente chi ignora di avere questa roba nelle bollette. Ma che c’entra il televoto con l’uso del cellulare “per ragioni di servizio”? Cosa c’entrano le telefonate ai call center per i biglietti dei concerti, o le donazioni via sms addebitate allo Stato?”
“Basterebbe fare i controlli sulle bollette, smettendola di complicare le norme, e non ci troveremmo di fronte a questo spreco”, dice a Repubblica il deputato del Pd Paolo Coppola, presidente della Commissione.
L’articolo passa in rassegna il lungo e dettagliato report sui vizi dei dipendenti pubblici. Dall’analisi di 401.839 cellulari emerge un quadro di “sciatteria e di consapevole sperpero”. Basta vedere quanto è stato speso, dal 2012 al 2017, per “chiamate a numeri speciali con addebito (i call center), per servizi di intrattenimento via sms e mms, per i servizi interattivi sulla Rete. Risultato: 7,7 milioni di euro sprecati.
Una media di quasi due milioni all’anno, con picchi tra il 2013 e il 2015. “Non sono cifre che sconvolgono il bilancio di un Paese, ma dicono molto dei suoi costumi”, scrive il giornale. Che poi si sofferma nella ricostruzione e nei dettagli davvero incredibili della vicenda.
In numeri speciali spendiamo 39mila euro non dovuti per colpa di 1.382 chiamate al call center di Trenitalia (11.500 euro), 1.108 a quello di Alitalia (8.754 euro), 267 al desk di Ticketone per avere informazioni su biglietti e concerti (1.907 euro), 120 telefonate al call center di Sky (293 euro) e altro. Piccole cifre, ma che non dovrebbero esistere visto che l’uso del cellulare è consentito solo nell’ambito dell’incarico svolto.
Un po’ di più, 132 mila euro, è stato buttato via con gli sms per comprare prodotti bancari e promozioni di natura sociali. Si contano 15.000 messaggini (costati 52.390 euro) ricevuti da Banca Intesa per le comunicazioni di home banking che, ovviamente, non dovrebbero essere attivate col telefono di servizio. Facendolo, furbescamente il possessore carica la commissione della banca su una bolletta non sua. Ci sono anche alcune voci che si riferiscono ad acquisti con Mediaset e altre televisioni. Pure un migliaio di euro in sms di beneficenza, perché è facile essere generosi con i soldi di tutti. Per non parlare di chi ha entusiasticamente partecipato con gli sms (altri 1.000 euro) al televoto di Sanremo e Miss Italia. Ripetiamo: piccole cifre, ma esemplari.
Arriviamo al tasto più doloroso e oneroso, da mezzo milione di euro in tre mesi: le transazioni sulla Rete per contratti con strani provider. Qui, a voler stare al prospetto della Tim, si entra nella fiera del futile. Dunque: 6.976 abbonamenti mobilepay a Beengo Tuk Tuk (in Rete si trovano decine di utenti che si lamentano per l’attivazione non voluta); 9.176 a Mobando; 6.438 a TimGames, 12.000 circa a Serie A Tim, migliaia e migliaia di servizi per entrare nelle chat er0tiche e ricevere e materiale porn0grafico, oroscopi, ricette, scommesse sportive.