Fini: “Legge intercettazioni buon compromesso, sì salvaguardia no uso improprio”

Pubblicato il 25 Febbraio 2010 - 10:17 OLTRE 6 MESI FA

Gianfranco Fini

Le intercettazioni sono uno strumento “che va salvaguardato” perché “indispensabile” alla lotta al crimine, anche se “va fatta molta attenzione al modo in cui si adopera”. E in ogni caso “non possono essere l’unico elemento su cui si poggia un’inchiesta”.

Lo ha detto in un’intervista al  Corriere della Sera il presidente della Camera Gianfranco Fini, secondo il quale la legge in materia va rivista e il testo in discussione al Senato “é un buon compromesso”.

Fini sottolinea come l’utilizzo “improprio” delle intercettazioni sia “pericoloso”: “Quante polpette avvelenate vengono gettate lì e lasciate in migliaia di pagine”. “La stagione del fango – aggiunge la terza carica dello Stato – è ripartita”.

Perciò “bisogna fare attenzione a tutte queste intercettazioni che, senza verifica, compongono un impianto accusatorio. Possono provocare, e spesso provocano, danni inimmaginabili” suscitando la curiosità “morbosa dell’opinione pubblica e coinvolgendo persone che non hanno nessuna responsabilità, con faccende che non hanno alcuna incidenza sui fatti”.