Terremoto Abruzzo, Berlusconi dice no agli aiuti dall’estero: “Bastiamo da soli”

Pubblicato il 7 Aprile 2009 - 15:19 OLTRE 6 MESI FA

Alle due del pomeriggio di martedì sale a 207 il numero delle vittime del terremoto che ha colpito l’Abruzzo: poco più di mille sono i feriti, un centinaio dei quali è in condizioni gravi.

Il premier Silvio Berlusconi è tornato a L’Aquila e ha tracciato il bilancio della tragedia: «I dispersi sono 15 e 150 sono le persone estratte vive dalle macerie». Il Cavaliere ha chiesto ai cittadini «di non rientrare nelle loro case, perché c’è l’eventualità di altre scosse».

Il presidente del Consiglio ha ringraziato i 7.000 soccorritori impegnati nelle zone terremotate, sia quelli dell’apparato messo in campo dallo Stato sia i volontari. «Sono state montate 20 tendopoli – ha aggiunto – e da domani inizierà l’inventario delle decine di migliaia di case che hanno subito danni dall’evento sismico».

Berlusconi ha tuttavia rifiutato gli aiuti provenienti dall’estero: «Ringraziamo i paesi stranieri per la loro solidarietà – ha detto – ma invitiamo a non inviare qui i loro aiuti. Siamo in grado di rispondere da soli alle esigenze, siamo un popolo fiero e di benessere, li ringrazio ma bastiamo da soli».

Il governo, ha annunciato il premier, sta studiando degli ammortizzatori sociali anche per i lavoratori autonomi delle zone colpite dal terremoto. «L’azione del governo è guidata dalla filosofia “People first” – ha detto Berlusconi – sia per quel che riguarda l’emergenza terremoto sia per quella determinata dalla crisi economica. Saremo vicini a tutti i cittadini in stato di bisogno»