Terremoto/G8. Bertolaso sarà ascoltato come testimone e non come indagato

Pubblicato il 17 Settembre 2010 - 19:32 OLTRE 6 MESI FA

Guido Bertolaso

Entro settembre il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, sarà ascoltato come persona informata dei fatti, nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per il G8 dell’Aquila e per la ricostruzione post-terremoto. La notizia della convocazione di Bertolaso, già correvano voci in questo senso, ha trovato conferma da fonti della Procura distrettuale antimafia dell’Aquila.

Nella stessa veste, cioè come persona informata sui fatti, saranno ascoltati anche il presidente della Giunta regionale e commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, e il direttore della Cassa di Risparmio dell’Aquila, Rinaldo Tordera. Nell’inchiesta sono indagati uno dei coordinatori nazionali del Pdl, Denis Verdini, il 42enne imprenditore aquilano, Ettore Barattelli, e Riccardo Fusi, presidente del Consorzio Federico II e presidente dimissionario dell’impresa di costruzioni Btp, socio dello stesso consorzio. Nell’inchiesta della magistratura aquilano sono ipotizzati vari reati, diversi da indagato a indagato, tra i quali corruzione e abuso d’ufficio.

L’accelerazione dell’inchiesta fa parte di un’azione della Procura, nell’ambito della quale si stanno vivendo giornate molto intense, tesa a dare nuovo vigore a un’indagine che è costola di quella della Procura di Firenze che ha portato all’arresto, tra gli altri, del presidente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, Angelo Balducci, dell’imprenditore Diego Anemone, e al coinvolgimento dello stesso Bertolaso.

Alla Procura dell’Aquila sono arrivati nuovi documenti, in particolare le risultanze delle indagini dei Ros. L’inchiesta ruota intorno al Consorzio Federico II, costituito all’Aquila dopo il terremoto da tre imprese di costruzioni aquilane (oltre alla famiglia Barattelli, Vittorini-Marinelli ed Equizi) e dalla Btp per prendere appalti nell’emergenza e nella ricostruzione. Secondo l’accusa gli imprenditori avrebbero preso appalti e cercato di accaparrarsi altre commesse grazie all’amicizia con alcuni politici di rilievo nazionale.

In particolare la Procura distrettuale antimafia, in collaborazione con quella Nazionale, che ha distaccato all’Aquila il sostituto Olga Capasso, tende ad approfondire procedure e costi dei lavori nella caserma ”Campomizzi”, appalto vinto da Marinelli&Equizi, e subappaltato per una parte alla famglia Barattelli, e di quelli sulla realizzazione del Musp della scuola media Carducci.

In quest’ultima occasione i magistrati vogliono far luce sull’iter: all’appalto comunitario ha risposto l’associazione temporanea d’impresa costituita dalla capofila Cmb di Martinsicuro e dalle imprese Vittorini Emidio e Btp. Dopo l’aggiudicazione per un importo di circa 7 milioni di euro, l’Ati ha coinvolto in regime di subappalto la famiglia Barattelli e l’impresa Marinelli. In sostanza, hanno lavorato individualmente le quattro imprese del Consorzio Federico II, consorzio che e’ in fase di scioglimento.