Terremoto, Renzi: “Containers entro Natale”. Sfollati: “Ridateci le tende”

di redazione Blitz
Pubblicato il 31 Ottobre 2016 - 19:39 OLTRE 6 MESI FA
Terremoto, Renzi: "Containers entro Natale". Sfollati: "Ridateci le tende"

Terremoto, Renzi: “Containers entro Natale”. Sfollati: “Ridateci le tende”

ROMA – Più poteri al Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio e containers prima di Natale. Le casette di legno arriveranno in sei-sette mesi. E’ quanto annunciato dal premier Matteo Renzi, in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri sul terremoto, dopo la devastante scossa di magnitudo 6.5 e le oltre 700 repliche che hanno messo in ginocchio il Centro Italia.

Nelle scorse ore era montata la protesta degli sfollati: “Ridateci le tende”, la richiesta che è arrivata dalla maggior parte delle persone che hanno scelto di rimanere nelle città colpite dal sisma pur avendo le case inagibili o non potendo rientrare per la paura o perché all’interno della zona rossa.

“Nell’arco delle prossime 72 ore – ha detto Renzi – per rispondere all’evento eccezionale, metteremo in campo un ulteriore decreto legge il cui obiettivo è innanzitutto accelerare le procedure e mettere ulteriori risorse in termini di personale per affrontare l’emergenza”.

Il provvedimento sul sisma consentirà di avere “4 fasi” tra emergenza e ricostruzione. Quella dell’immediata emergenza, “nella quale chiederemo a chi può di lasciare il territorio, sapendo che sarà un periodo molto limitato; una fase intermedia, quella del container, che sono meno piacevoli della casetta di legno; quella in cui tra 5-6 mesi, tra la Primavera e l’Estate le persone potranno tornare in casette di legno. Infine la fase di ricostruzione”.

Ricostruiremo tutto – promette Renzi – anche le chiese, anche le realtà turistiche e commerciali”. “Questo tipo di intervento è straordinario e abbiamo bisogno di misure straordinarie. Quei luoghi hanno un’anima e quell’anima non la possono perdere. Nel luogo del patrono d’Europa dobbiamo dare un messaggio di ricostruzione”.

E proprio in merito all’Europa afferma:  “Non c’è nessun braccio di ferro: quello che serve lo mettiamo. Noi – aggiunge –  stiamo rispettando le regole europee che prevedono le clausole eccezionali”. Quanto alle perplessità giunte oggi da Bruxelles sulla lettera di risposta dell’Italia a proposito della manovra, Renzi parla di notizie “senza un nome e un cognome”.

Migranti, sisma e scuole sono eventi eccezionali, su questo non si transige. “Io considero eccezionale anche ciò che serve per mettere a posto l’edilizia scolastica” anche “nei territori non colpiti”. “Abbiamo avuto tre terremoti in 7 anni, a fronte di questo anche un bambino si rende conto che in Italia c’è un problema sismico” e “con i bambini non si scherza”, aggiunge.

A chi ipotizza un rinvio della data del referendum, per l’emergenza terremoto, risponde: “E’ una cosa che per quello che mi riguarda non esiste. Il referendum si tiene il 4 dicembre come abbiamo fissato, nessuno ci ha chiesto peraltro di fare il contrario. E’ una boutade giornalistica”.

Saranno dispiegate più forze dell’ordine sul territorio “perché i cittadini chiedono sicurezza: ci vogliono più forze per dare l’idea del presidio del territorio alle persone che temono di lasciare le loro case”.

La Regione assicura che saranno montate tensostrutture collettive. Renzi però è contrario all’idea delle tendopoli: “Non possiamo avere le tende per qualche mese in montagna, sotto la neve. Ci sono gli alberghi”. Sono quindicimila le persone assistite dalla Protezione civile. E ci sono anche oltre 3mila persone fuori casa in provincia di Teramo.

Sarà infine impiegato “più personale per affrontare il carico burocratico. I numeri delle verifiche di agibilità degli edifici erano 72mila a L’Aquila, 49mila in Emilia-Romagna: solo nella parte precedente all’ultima scossa” per il sisma dell’Italia centrale ci sono state “77mile richieste, il territorio è molto ampio. Ciò che è accaduto ad Amatrice ha creato lesioni profonde che sono molto più problematiche di quello che si immagina. Poi arrivato un terremoto di magnitudo 6.5: a fronte di questo noi immaginiamo che saranno molte di più le richieste di verifica e più personale sarà necessario”.