Rischi di attentati in Italia? «Il livello di attenzione è massimo» ed il pericolo «é soprattutto il terrorismo in franchising, quello che abbiamo già sperimentato con il “mezzo attentato” di Mohammed Game» a Milano. È il giorno di capodanno e il ministro degli Interni, Roberto Maroni, in un’intervista a “La Padania” rivela dettagli cupi sulla sicurezza in Italia.
«Il pericolo arriva cioé – prosegue Maroni – dai singoli che, imbevuti di fondamentalismo, si decidono a compiere un attentato utilizzando il know how che viene loro fornito da internet o da contatti personali. Proprio per questo motivo, però, la vigilanza dovrà essere massima e per garantirla dovremo ricorrere, come sempre, ai servizi di informazione ma anche ad una rigida applicazione della Legge Bossi-Fini sull’immigrazione».
A questo riguardo, il responsabile del Viminale sottolinea che «le maglie delle norme per ottenere la cittadinanza non devono assolutamente essere allargate. Semmai io penso – dice – che si dovrebbe fare il contrario». A proposito dell’introduzione dei body scanner negli aeroporti, Maroni risponde che, «a livello europeo, stiamo già effettuando delle valutazioni. Personalmente, anche se riconosco che non eliminano il rischio al 100%, sono favorevole ai body scanner. Comunque se il Garante per la privacy dice no, non possiamo utilizzarli».
«Ci sono segnali molto seri di una ripresa dell’attività terroristica in tutto il mondo e ci sono segnali preoccupanti anche in Italia. Per questo abbiamo innalzato i livelli di sicurezza – prosegue ancora Maroni in un’intervista al Tg2 – abbiamo intensificato le attività di indagine ed abbiamo predisposto tutti i mezzi e gli strumenti per prevenire o impedire situazioni di questo tipo».