Emergenza ‘monnezza’, monito Ue. Berlusconi: “In 10 giorni situazione risolta”, Bertolaso torna a Napoli

Pubblicato il 22 Ottobre 2010 - 12:42 OLTRE 6 MESI FA

Il tavolo delle trattative sui rifiuti a palazzo Chigi

“Vergogna, ci state uccidendo”, “Madonna della neve, ferma la monnezza come fermasti la lava del vulcano”. Si aggrava l’emergenza rifiuti in Campania. A Terzigno e Boscoreale continuano le proteste contro la nuova discarica, nella notte ci sono stati attimi di guerriglia urbana. A Napoli si accumulano i rifiuti, la protesta arriva anche in altre province e il Parlamento europeo ci manda a dire che i fondi per le nuove discariche ce li sogneremo d’ora in poi.

Tutto proprio mentre a Roma Silvio Berlusconi ha convocato un Consiglio dei ministri straordinario per affrontare l’emergenza e da lì assicura: la situazione sarà risolta in dieci giorni, sarà tutto affidato alla Protezione Civile e Guido Bertolaso tornerà in pianta stabile a Napoli.

Tutto mentre a Napoli le ambulanze non riescono a passare per la “monnezza” accumulata sulle strade, così anche le macchine, e a Terzigno si brucia, simbolicamente, la bandiera italiana. Il tutto bollato dal sottosegretario Mantovano come atti con “finalità vicine all’eversione”.

Berlusconi: in dieci giorni situazione risolta, Bertolaso a Napoli. In dieci giorni la nuova emergenza rifiuti sarà finita. Lo assicura il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante una conferenza stampa a palazzo Chigi. ”Prevediamo che in 10 giorni la situazione potrà tornare nella norma”, ha detto il Cavaliere.

”Il governo – ha anche detto Berlusconi – interviene con ”una con ordinanza urgente da parte del prefetto di Napoli che solleverà la societa’ Asia che gestisce la discarica di Terzigno dalla stessa gestione. La nuova gestione verra’ assunta dai professionisti della Protezione Civile”. E infatti il Cavaliere annuncia che Guido Bertolaso, il capo della Protezione civile, tornerà da oggi di nuovo a Napoli.

”Il governo garantisce anche le disponibilità – prosegue il premier – dei fondi per le opere di compensazione, per un totale di 14 milioni che riguardano Terzigno”.

Durante il Consiglio dei ministri il premier, secondo fonti governative, è tornato a sostenere che l’attuale situazione sia imputabile alle amministrazioni locali che non sono in grado o non vogliono dar seguito alle indicazioni che arrivano dal governo regionale e centrale. Un atteggiamento, ha aggiunto il premier, che rischia di fomentare le popolazioni locali.

Parlamento europeo: l’Italia si scordi i fondi ue. Sull’emergenza rifiuti arriva la tirata d’orecchi del Parlamento europeo all’Italia. Dopo che per l’ennesima volta la “monnezza” è tornata ad assediare la Campania, l’Europa ci dice che possiamo anche dimenticarci i fondi Ue per fare un’altra discarica. Leggi: vi volevamo aiutare, avete sgarrato e ora vi arrangiate da soli.

Per l’apertura di una discarica in un parco nazionale, dice la presidente dela Commissione d’inchiesta parlamentare europea, Judith Merkies, ‘le autorità campane ‘si possono scordare di vedere sbloccare i 145 milioni di euro di fondi europei attualmente congelati dalla Commissione europea”. La Merkies ha ricordato che dalle autorita’ italiane aveva avuto assicurazioni di diverso tenore rispetto a quanto sta accadendo in Campania.

Dalla Ue arriva un monito all’Italia. Dalla Commissione europea si esprime ”preoccupazione” per quanto sta avvenendo nel napoletano sul fronte dei rifiuti. Il portavoce del commissario all’ambiente, Janez Potocnik, ha parlato di ”situazione seria”, auspicando che le autorita’ italiane ”risolvano la questione il piu’ presto possibile ed in maniera adeguata”.

”Vediamo quello che succede sui media e siamo consapevoli del fatto che la situazione e’ molto seria”, ha detto il portavoce, spiegando come i servizi del commissario Potocnik ”siano in costante contatto con le autorita’ italiane”, seguendo da vicino la vicenda. ”La nostra prima preoccupazione – ha detto il portavoce – e’ che la normativa europea sia pienamente rispettata. E auspichiamo – ha aggiunto – che le autorita’ italiane agiscano in maniera rapida ed adeguata, risolvendo la situazione il piu’ presto possibile”.

Il portavoce ha quindi ricordato come stia proseguendo il lavoro di Bruxelles per analizzare i documenti inviati dall’Italia nell’ambito della procedura di infrazione aperta nei confronti del nostro Paese sul capitolo rifiuti. ”C’e’ molto materiale da esaminare”, ha detto, spiegando come sia difficile al momento indicare dei tempi. ”E’ chiaro pero’ che se la Commissione Ue non si riterra’ soddisfatta – ha concluso il portavoce – si passera’ alla prossima tappa della procedura”

Mantovano: atti con finalità “vicine all’eversione”. Proteste e atti vandalici di questi giorni a Terzigno e Boscoreale, dice Mantovano, “non sono frutto dell’azione della cittadinanza, ma di gente che utilizza uno stato di grande disagio sociale per finalità al confine con l’eversione”. La matrice violenta degli scontri, secondo Mantovano, potrebbe essere collegata a filoni di ”area antagonista e anarco-insurrezionalista”.

Mantovano ha parlato di “serio problema di ordine pubblico”, ma ha assicurato che per risolvere la questione rifiuti nel napoletano non verrà usato l’esercito. “Come è stato ricordato ieri dal capo della polizia Manganelli – dice Mantovano – non è immaginabile gestire una situazione così complessa affidandola soltanto alle forze dell’ordine perché è una questione che richiede un lavoro coordinato delle istituzioni territoriali e del governo”. L’obiettivo deve essere “non solo risolvere l’emergenza, ma riuscire ad avviare il regime ordinario, civile e regolato che eviti il ricorso alla polizia”.

“Il tema è quello della funzionalità dell’ordinario – prosegue il sottosegretario – E’ giusto pretendere l’intervento del governo nelle emergenze, ma il nostro è un sistema che ripartisce ruoli, competenze e responsabilità e, dunque , è doveroso che le emergenze non si ripropongano a scadenze periodiche. Oggi non serve fare processi o lanciare anatemi, ma è necessario fare una valutazione celere di prospettiva per evitare che questo scempio continui”.

Gli scontri si allargano anche ad altre province. Scontri tra cittadini e forze dell’ordine dinanzi alla discarica di Sant’Arcangelo Trimonte dove i manifestanti, tra cui sindaci ed alcuni consiglieri provinciali di Benevento, si sono opposti all’ingresso di sette tir provenienti dal Napoletano per sversare rifiuti. Secondo quanto si e’ appreso ci sarebbe qualche ferito lieve tra i manifestanti.

Nella carica della polizia contro i manifestanti che si stanno opponendo allo sversamento dei rifiuti nella discarica di Sant’Arcangelo Trimonte, uno dei manifestanti e’ rimasto ferito ad una gamba. E’ stato richiesto l’intervento di un’ambulanza che sta trovando difficolta’ a raggiungere il ferito.

Ambulanza e auto di un disabile bloccate dai rifiuti. L’ambulanza non riesce a svoltare, perché l’angolo della strada è ostruito da un cumulo di spazzatura. Il personale scende e sposta i sacchetti, permettendo così al mezzo di accedere al pronto soccorso. E’ successo stamane all’esterno dell’ospedale Vecchio Pellegrini, nel centro di Napoli. ”E’ inconcepibile – dicono i medici – che debbano accadere cose del genere”.

I rifiuti hanno bloccato anche l’automobile di un disabile parcheggiata in via San Giacomo, a Napoli, nel centro della città. La vettura, di colore blu, è stata parcheggiata negli spazi riservati agli invalidi ma non si è potuta muovere a causa dell’enorme quantità di spazzatura che ne ha impedito qualsiasi manovra. L’immondizia accumulatisi in questi giorni lungo la strada adiacente il palazzo dove ha sede anche il Comune di Napoli ha invaso quasi interamente il marciapiede.

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