Pdl, “tesseramento coatto”. Una pensionata veneta iscritta a sua insaputa

Pubblicato il 7 Settembre 2010 - 18:28 OLTRE 6 MESI FA

logo pdlNel Pdl fare le cose “a insaputa di” sembra essere diventata la prassi. Dopo Claudio Scajola, che si è dimesso dal ruolo di ministro dopo aver appreso che qualcuno gli aveva pagato l’appartamento “a sua insaputa”, adesso è cominciato il tesseramento “all’insaputa dei tesserati”.

Fatto sta che una signora veneta ha denunciato un tesseramento coatto della madre. Oriana Boldrin ha scritto una lettera che è stata pubblicata dal Fatto Quotidiano: la donna ha raccontato la storia di Agnese Boldrin, una pensionata di 67 anni che ha ricevuto nella sua casa di Venezia la tessera del “partito dell’amore”.

Ecco un passaggio della lettera: “So per certo che mia madre Agnese, 67 anni, pensionata, che era stupita alla vista della tessera, non ha mai firmato nulla e tantomeno effettuato alcun versamento. Tra l’altro per i congressi comunali e provinciali si deve esibire il bollettino del versamento, chi ha quello di mia mamma? Chi ha pagato per lei? Chi ha fatto la sua firma nel modulo di adesione?”.

Oriana Boldrin ha infatti affermato di aver effettuato tutta la trafila, così come indicato sulla lettera: “C’era scritto: ‘Controlla se i dati qui di seguito riportati sono esatti. Diversamente contatta subito il Popolo della libertà, settore adesioni’. E sotto ancora tutti i dati anagrafici”.

A questo punto, spiega la Boldrin, “sono andata sul sito www.pdl.it e ho stampato gli articoli 2,3 e 4 dello statuto del partito che riguardano le adesioni, notando con stupore che all’articolo 3 si dice che ‘la richiesta di adesione va integralmente compilata e sottoscritta e comporta il versamento della quota annuale stabilita per l’adesione”. Tutte operazioni che la signora Agnese non ha effettuato. Chissà che, come per Scajola, anche qui non ci sia lo zampino dell’Anemone di turno.