Tettamanzi contro Bertone, i veleni: cresce il disagio in Vaticano

Pubblicato il 29 Febbraio 2012 - 00:00 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 28 FEB – Nuovi "veleni" in Vaticano, mentre nei Sacri Palazzi aumenta il disagio per la continua fuga di documenti, memorie riservate, voci incontrollate.

L'ultimo caso, in ordine di tempo, e' la pubblicazione da parte del "Fatto Quotidiano" di una lettera del segretario di Stato card. Tarcisio Bertone al card. Dionigi Tettamanzi con la quale gli comunicava il termine del suo incarico alla presidenza dell'Istituto Toniolo (la "cassaforte" di importanti istituzioni come il Gemelli e la Cattolica), "rinnovamento" che sarebbe stato voluto dal Papa a vantaggio di Giovanni Maria Flick.

Tettamanzi replicava a quella missiva scrivendo direttamente al Papa esprimendo perplessita' rispetto ''a quanto viene attribuito all'esplicito volere di Vostra Santita''.

Nulla e' successo dal 24 e 26 marzo 2011, date delle due missive. Cadute nel vuoto sono pero' approdate in copia fotostatica sulle pagine del quotidiano: ennesima puntata di una vicenda che ha visto in un mese uscire le carte prima di mons. Carlo Maria Vigano' contro la "corruzione" nel Governatorato vaticano indirizzate sempre al card. Bertone, poi le missive del card. Attilio Nicora sullo Ior, fino al presunto complotto contro Benedetto XVI basato su parole pronunciate dal card. Paolo Romeo in Cina. E ancora un appunto privato di padre Lombardi sul caso Orlandi.

"A mia memoria nulla del genere era mai accaduto", racconta un anziano gentiluomo di Sua Santita', che pure tante storie ha sentito nei corridoi del Palazzo Apostolico. Dove anche nelle ultime ore ci sono state riunioni dedicate proprio a questa che viene vista come una vera e propria "emergenza".

Tanto che nei casi precedenti una voce autorevole, quella di padre Federico Lombardi, si e' levata anche pesantemente, parlando di fuoriuscita ''sleale'' di documenti: "C'e' qualcosa di triste – ha detto il direttore della Sala stampa della Santa Sede due settimane fa – nel fatto che vengano passati slealmente documenti dall'interno all'esterno in modo da creare confusione. La responsabilita' c'e' dall'una e dall'altra parte.

Anzitutto da parte di chi fornisce questo tipo di documenti, ma anche di chi si da' da fare per usarli per scopi che non sono certo l'amore puro della verita'. Percio' dobbiamo resistere e non lasciarci inghiottire dal gorgo della confusione, che e' quello che i malintenzionati desiderano, e restare capaci di ragionare''. Ma, a quanto pare, neanche le indagini interne, tempestivamente avviate, hanno fermato l'emorragia di carte.

Di certo gli alti prelati che in questi giorni si incontrano per gli esercizi spirituali di Curia, di ragionamenti ne faranno molti. Oggi il card. Laurent Monsengwo Pasinya, arcivescovo di Kinshasa, scelto da Benedetto XVI per predicare gli esercizi di Pasqua di quest'anno, ha proposto una riflessione sulla comunione nella Chiesa, tema certo forte in questo momento.

Il fatto che la scia di "veleni", che continua a scorrere da oltre un mese, non abbia trovato pausa neanche in questa settimana di riflessione, in cui si blocca l'attivita' di cardinali e vescovi ed e' sospesa anche la consueta udienza generale del Papa, sta a testimoniare che la dura "partita" che si sta giocando Oltreteve non e' certo finita. Come anche i malumori che continuano a crescere, di pari passo alla cautela.