Toninelli: da M5S sì a flat tax, purché progressiva. Come sì al mare, purché fatto di terra

di Lucio Fero
Pubblicato il 24 Aprile 2018 - 14:29 OLTRE 6 MESI FA
Toninelli: da M5S sì a flat tax, purché progressiva. Come sì al mare, purché fatto di terra

Toninelli: da M5S sì a flat tax, purché progressiva. Come sì al mare, purché fatto di terra

ROMA – Toninelli, Toninelli Danilo, capo gruppo al Senato di M5S. E anche esperto per M5S di Costituzione e dintorni. Soprattutto dintorni. Toninelli è l’uomo, anzi la testa, che per M5S pensa ad esempio le riforme e le leggi elettorali. Appena ieri Toninelli ha spostato il raggio d’azione della sua competenza un po’ fuori campo, è entrato nel campo della politica fiscale, delle tasse, anzi dei sistemi fiscali.

E che ci ha detto Danilo Toninelli? Ha detto che la flat tax insomma si può fare, a condizione che sia progressiva. Ora flat tax significa tassa piatta, tassa con percentuale piatta e uguale per tutti. Guadagni 50, paghi 20 per cento di 50, cioè 10. Guadagni 100, paghi 20 per cento di 100 cioè 20. Guadagni 10, paghi 20 per cento, cioè due. La flat tax è fatta così, è piatta per definizione. La percentuale di reddito che va al fisco non muta, non sale a seconda del reddito. Non ci sono scaglioni, non ci sono aliquote appunto progressive. Piaccia o no la flat tax la si fa proprio perché non sia progressiva. Non essere tassa che sale in percentuale al salire del reddito è la ragion d’essere e il senso stesso della flat tax.

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La tassazione progressiva è il contrario, l’opposto della flat tax. Se guadagni mettiamo 30 paghi 15 per cento di tasse. Se guadagni 50 paghi il 23 per cento di tasse. Se guadagni cento paghi il 40 per cento do tasse…La flat tax ammazza la progressività della tassazione e viceversa. Questo nel mondo normale e limitato prima che ad allargarlo in orizzonti arrivasse la creatività M5S.

In questo filone creativo Toninelli si conquista un posto d’onore e si candida con autorevolezza in campo fiscale al ruolo che fu ed è di Padre Pio in campo clinico. Padre Pio si diceva e si dice miracolosamente guarisca da mali, malanni e maledizioni. Danilo Toninelli miracolosamente fa convivere nello stesso programma di governo materia e anti materia fiscale. Dire (pensare?) che una flat tax possa essere progressiva è come dire che va bene il mare, purché sia fatto di terra.

Mattia Feltri su La Stampa usa altra efficacissima metafora per spiegare il Toninelli pensiero in materia fiscale e scrive che flat tax purché progressiva è come sì alla pioggia purché sia asciutta. Oppure, visto che siamo in materia di competenza su leggi elettorali, come sì al doppio turno purché sia unico. Resta però un’ipotesi che Feltri non ha considerato, quella per cui Toninelli per progressiva intenda una cosa che suona, pare, insomma ha più o meno lo stesso suono e significato di progressista. Una cosa di progresso quindi, una cosa ovviamente nell’interesse del paese. Quindi Toninelli ha detto niente altro che sì alla flat tax se fa bene al paese. Se, qualora Toninelli non dovesse sapere cosa diavolo è una tassa progressiva e se di sistemi fiscali il Toninelli ne sapesse un tubo, è ipotesi non contemplata dai critici snob del povero Toninelli.