Torino, Callieri: “Se Fassino ce la fa, sia conservatore. Il candidato di centrodestra sia valido”

Pubblicato il 28 Febbraio 2011 - 19:59 OLTRE 6 MESI FA

Piero Fassino

ROMA – ”Fassino era il candidato più autorevole. Ora il centrodestra candidi una valida alternativa così la scelta per il bene della città sarà più serena”. Lo afferma, dopo il voto per le primarie nel centrosinistra torinese, Carlo Callieri, ex manager della Fiat, tra gli ideatori della marcia dei Quarantamila del 1980. Uno che sa bene interpretare lo spirito di Torino e che conosce bene la città. Classe 1941, ex manager del Lingotto e capo del personale di Fiat Auto negli Anni di Piombo, Callieri ricorda quel Fassino che nel 1980 era responsabile fabbriche del Pci di Torino ed era un giovane stimato e rispettato dall’avvocato Agnelli.

La città, dice in una intervista al Corriere della Sera, ”è grata a Chiamparino, ma il rimpianto durerà poco se il suo successore sarà all’altezza”. Per questo ”il centrodestra dovrà mettere in campo un candidato di spessore”. Ma, aggiunge, chiunque vincerà dovrà in primis perseguire ”un obiettivo iniziale modesto, di manutenzione della città, che si traduce nella cura dei luoghi pubblici, nella conservazione dell’ordine e nella pulizia”, perché ”le grandi opere sono già state fatte ora bisogna curare l’esistente con impegno”.

Il futuro di Torino, che da ”industriale è passata ad industriale avanzato, fatta di servizi ad alto valore aggiunto”, sottolinea, ”è legato alla conferma di sede di attività manifatturiera di alto livello, ma è fondamentale che si continui sul fronte della progettazione della ricerca e dello sviluppo, non solo in campo automobilistico, ma anche aeronautico e spaziale, con investimenti ad esempio nel Politecnico”.