Tosi da Verona a Vicenza, dalla ex Lega alla nuova Dc

Pubblicato il 21 Febbraio 2013 - 10:54| Aggiornato il 21 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Comunque vadano le elezioni 2013, la Lega Nord non sarà più la stessa, è la tesi del Rodolfo Sala su Repubblica: “Altro che macroregione: il partito di Maroni rischia di passare dal progetto del Grande Nord all’irrilevanza. Forse alla scomparsa”, con la scissione dei bossiani se Maroni dovesse perdere in Lombardia.

In Veneto, i sondaggi “danno la Lega in caduta libera, a tutto vantaggio dei grillini”; il Piemonte è sempre più in bilico dopo le dimissioni di un assessore regionale leghista indagato, con rischio di caduta della giunta .

“In questo quadro a dire poco movimentato si inserisce l’iniziativa di Flavio Tosi. Il segretario regionale del Carroccio, nonché sindaco di Verona, dovrebbe prendere la guida del movimento dopo Maroni (l’attuale segretario si dimetterà in ogni caso). […] Il nuovo matrimonio, di pura convenienza, con il Pdl lo ha schifato: «Se non ci fossero state le elezioni regionali in Lombardia la Lega non si sarebbe mai alleata con Berlusconi»”.

Tosi

“vuole costruire una “cosa” più larga, federata con altre forze, addirittura «più civica». Un “partito del Nord” molto più eterogeneo, o magari addirittura un contenitore nazionale finalmente sganciato dalla dicotomia Nord-Sud e destinato, secondo i suoi promotori, a scomporre il quadro politico che uscirà dalle imminenti elezioni”.

Riferisce Sala che “il primo passo” è stato fatto

“alla Fiera di Verona, dove si sono dati appuntamento gli aderenti a quella lista Tosi (parecchi pdl ora sospesi dal partito) grazie alla quale il sindaco è stato riconfermato un anno e mezzo fa al primo turno. Adesso quelli della lista invitano a votare Lega, e anche questo è un segno delle contaminazione che il sindaco ritiene ormai indispensabile, pena la morte per consunzione”.

Il titolo della serata era indicativo e esplicito: «Guardiamo al futuro politico con Flavio Tosi».

Si chiede Sala: quale Lega?

“Una Lega nuova: «Più larga, che cambia pelle, federata con altri soggetti politici e in grado di raccogliere i consensi di chi non vota più», va ripetendo Tosi”,

il quale

“domenica scorsa, dopo aver partecipato a Sirmione alla firma del patto per la macroregione tra i governatori in carica Zaia e Cota e l’aspirante Maroni, si è fiondato a Vicenza. Era l’invitato d’onore a una riunione della Dc di Gianni Fontana, suo concittadino”.

Fontana ha parlato in modo che non lasciano dubbi su quel che bolle in pentola nel Veneto che da

“democristiano è poi passato armi e bagagli alla Lega”.

Ha detto Fontana:

“Abbiamo colto qualche segnale di novità nell’esperienza nuova e diversa che nella Lega rappresenta Tosi; si tratta di prefigurare qualcosa di nuovo sotto il cielo, dopo che il voto di febbraio avrà reso definitivamente morta e sepolta la Seconda Repubblica”.