Toto-nomi Quirinale. Vittorio Feltri: “Più Padoan e Prodi che Draghi e Bersani”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Dicembre 2014 - 07:52 OLTRE 6 MESI FA
Toto-nomi Quirinale. Vittorio Feltri: "Più Padoan e Prodi che Draghi e Bersani"

Pier Carlo Padoan secondo Vittorio Feltri è il favorito per sostituire Napolitano al Quirinale (foto Ansa)

ROMA – Secondo Vittorio Feltri il nuovo presidente della Repubblica potrebbe essere Pier Carlo Padoan. Oppure uno come Romano Prodi. Comunque qualcuno che lui considera “una figura di secondo piano”. Uno che non sia troppo protagonista e che permetta quindi a Renzi di andare avanti per la sua strada. Per questo l’ex direttore del Giornale non crede nella candidatura di Mario Draghi (troppo protagonista) e in quella di Pierluigi Bersani (che si schierò troppo apertamente contro Berlusconi).

Uno stralcio dell’intervista che Feltri ha concesso a Pietro Vernizzi su Italia Oggi:

A proposito di Prodi, ritiene che possa tornare in corsa?

R. Non c’è dubbio, non a caso ha incontrato Renzi. Sono certo che il Professore è uno dei nomi sui quali punta il premier e che fa parte della rosa. Nella rosa invece non c’è Draghi, perché sarebbe un presidente della Repubblica imponente e in grado di determinare molte scelte politiche. Mentre Renzi è uno che non vuole intromissioni e che non accetterà che sia il Colle a condurre le danze. La mia certezza è che farà eleggere un uomo che non gli faccia ombra.

D. Come vede Violante, che in fondo non è inviso a Berlusconi?

R. Sì, ma è tutto da vedere che Violante stia simpatico a Renzi. È un nome e potrebbe anche venire fuori, ma non mi sembra che per il momento sia uno degli uomini di maggior spicco.

D. Bersani può essere una figura di garanzia?

R. Non credo. Non dimentichiamoci che Bersani era quello che voleva «smacchiare il giaguaro».

D. Comunque il nuovo presidente non sarà una figura di primo piano?

R. Sarà sicuramente una figura di secondo piano che non sia in grado di disturbare. Uno come Pier Carlo Padoan, che non fa ombra a nessuno, neanche a se stesso.