C’è accordo sui sottosegretari: martedì i nomi, super quota al Pdl

Pubblicato il 26 Novembre 2011 - 10:51 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Le trattative tra i principali partiti e il governo sono in corso ma l’accordo c’è: martedì 29 novembre arriveranno i nomi dei nuovi sottosegretari. Secondo le ultime indiscrezioni saranno tutti tecnici ma comunque di “area”. Monti avrebbe assegnato al Popolo della libertà 12 sottosegretari, con Silvio Berlusconi che ha puntato, come da previsioni, le caselle della Giustizia e delle Telecomunicazioni. Gli altri 13 sono spartiti tra Pd e Terzo Polo.

Al Partito democratico, in particolare, spetterebbero 8 poltrone, che con le 5 appaltate a Casini fanno 13, una in più del centro destra, per l’asse centro – centrosinistra. Ma la quota demokrat potrebbe scendere anche a 7 e salire a 6 quella del Terzo Polo. Anche se la spartizione dei sottosgretari potrebbe essere compensata dall’assegnazione di viceministri nei ruoli chiave.

Monti ha chiesto di potersi avvalere di cinque uomini di fiducia. Il Professore vorrebbe viceministro all’Economia Vittorio Grilli, il direttore generale del Tesoro che è stato in corsa, per settimane, per Bankitalia (sponsor Tremonti). L’alto burocrate però ha un’indennità annua da oltre 500 mila euro, che vedrebbe decurtata fino ai 150 mila circa del sottogoverno. È uno degli ultimi nodi da sciogliere.

Il funzionario del Senato Federico Toniolo è un’altra pedina in quota Monti, come il presidente Fieg Carlo Malinconico (delega Editoria), il consigliere della Corte dei conti Paolo Peluffo, il direttore generale della Funzione pubblica Francesco Verbaro, il direttore generale dell’Anci, Antonio Rughetti per gli Interni.

 

Il Pdl continua a rivendicare le deleghe alla Giustizia e alle Tlc (Roberto Viola). Questo il mandato che Berlusconi ha consegnato al segretario, a Verdini, a La Russa incontrati a Grazioli prima di rientrare a Milano.