Trasporti, Pili (Pdl): “Sardegna tagliata fuori: il piano ferrovie è incostituzionale”

Pubblicato il 4 Dicembre 2010 - 16:11| Aggiornato il 5 Dicembre 2010 OLTRE 6 MESI FA

”Non voto questo piano perché cancella la Sardegna dalla rete ferroviaria italiana, è incostituzionale, grave e lesivo della coesione nazionale”. Lo dichiara il deputato del Pdl, Mauro Pili, annunciando in Commissione Trasporti la decisione di contrastare in tutti i modi ”un piano che lede il principio costituzionale della coesione nazionale e del riequilibrio tra regioni”.

”E’ un piano illegittimo per il quale la Regione Sardegna – sostiene Pili – dovrà ricorrere alla Corte Costituzionale perché lede una norma costituzionale ben chiara: le regioni italiane sono 20 e non 19. Non solo hanno cancellato le poche risorse che c’erano, non solo non hanno restituito il maltolto degli anni passati, ma nelle carte presentate in commissione Trasporti hanno persino cancellato la Sardegna dalla cartina geografica”.

”Quella della Rete ferroviaria Italiana è una decisione inaccettabile che va contrastata in tutti i modi. Sta passando la tesi che la posizione della Regione è ancora quella scellerata e irresponsabile di Soru che aveva pensato di risolvere i problemi con qualche trenino in più. Il problema vero non sono i trenini – conclude Pili – ma quello di rifare binari e reti ferroviarie adeguate sia su pendenze che rettifili. Va ripreso l’accordo di programma quadro del 2004 che si era fermato proprio per responsabilità politica di chi aveva bloccato il programma di infrastrutturazione della rete ferroviaria sarda”.

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