Trentino: governo impugna legge finanziaria

Pubblicato il 20 Febbraio 2012 - 17:48 OLTRE 6 MESI FA

TRENTO – Il Governo Monti ha deciso di impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale la legge finanziaria 2012 della Provincia autonoma di Trento, perché accusata di eccedere le proprie prerogative statutarie.

Sul piano fiscale le eccezioni riguardano la riduzione dell'aliquota dell'imposta sulle assicurazioni Rc auto e la facoltà per i dipendenti dell'Azienda sanitaria di partecipare a progetti di solidarietà internazionale con aspettativa non retribuita ma coperta sul piano previdenziale.

Si conferma dunque la 'linea dura' in atto già da qualche anno a Roma – viene detto in una nota del Consiglio provinciale di Trento -, una linea di massimo rigore nel contenimento degli spazi di autonomia legislativa. Il Governo Monti si appella nella maggior parte degli articoli impugnati alla presunta violazione della materia di 'ordinamento civile' che l'articolo 117 della Costituzione riserva allo Stato.

In altri casi si chiamano in causa altre materie su cui può legiferare solo Roma, come il 'sistema tributario' oppure la 'tutela dell'ambiente e dell'ecosistema'.

In riferimento a quest'ultima area normativa vengono cassate le norme della finanziaria provinciale che prevedono la regolarizzazione ex post di operazioni di smaltimento rifiuti non pericolosi e la gestione di terre e rocce da scavo in difformità delle direttive della stessa Provincia autonoma.

L'ordinamento civile riservato al legislatore statale è chiamato in causa invece per una serie di norme, compresa quella che per la figura del direttore dell'Istituto Cimbro autorizza l'affido dell'incarico a persona non in possesso di tutti i requisiti di cui alla legge provinciale, purché sia giudicato professionalmente adatto al ruolo.